7 Giugno 2024

Dalle labbra al cuore

Scavando nella memoria, con il sopraggiungere ormai dell’estate, mi sembra di sentire ancora il profumo degli alberi da frutto del giardino dei miei nonni paterni. È lì che mi rifugiavo da bambina, quando la scuola era ormai conclusa per sfuggire al caldo dell’appartamento in pieno centro in cui vivevamo, mia madre mi mandava dai nonni a “recuperare un po’ di colore”, lei diceva.

Amavo quella casa in campagna: era al centro di un giardino immenso, fitto di alberi e di piante fiorite. Aveva un piccolo cucinino all’esterno e una camera al primo piano profumata di biancheria pulita e bianchissima. Adoravo soprattutto la tenerezza dei miei nonni, persone semplici e piene di affetto per noi nipoti. Pensate che io a sette anni ero ancora convinta che l’albero da frutto davanti al portone di casa produceva caramelle. Mio nonno le sistemava tra i rami accuratamente quando non c’ero e io stupita le dicevo: “Guarda nonno, l’albero ha fatto le caramelle!”. Le mie preferite.

Poi c’erano papere, galline, uccellini che cinguettavano felici. Ma soprattutto c’era la fede. Una fede rocciosa, soprattutto di mia nonna Giovanna. Una fede che la faceva alzare presto al mattino, prima dell’alba per andare a piedi a Messa e la parrocchia era lontana, molto distante da casa. Una fede che nel mese di giugno, di ogni anno, le faceva addobbare a festa il quadro del Sacro Cuore di Gesù che custodiva gelosamente nella sala da pranzo, l’unica stanza della casa oltre la camera da letto.

Nel giorno dedicato alla solennità del Sacro Cuore in giardino, io e lei preparavamo per la Santa Messa. Dalla cassa dove teneva la sua biancheria più pregiata, prendeva una tovaglia bianca tutta traforata con angeli e rose, la sistemava con cura sulla tavola che fungeva da altare. Ai piedi metteva il quadro del Sacro Cuore tutto adornato di rose dai mille colori e profumatissime. Sistemava una candela bianca che ogni anno acquistava nuova e ci sedevamo sotto il portico vestite dell’abito più bello ad aspettare la gente del vicinato e il padre redentorista che dalla Basilica di Sant’Alfonso veniva per celebrare l’Eucaristia.

Il sacerdote parlava della devozione di sant’Alfonso al Sacro Cuore. Non ricordo le sue parole, ricordo però lo sguardo attento di mia nonna ricco di commozione. Con gli anni ho sempre pensato che avesse chiesto al Sacro Cuore qualche grazia speciale ma non le ho mai domandato quale. Quando mi sono sposata ho chiesto di poter avere quel quadro nella mia casa ed ora è qui. E con l’immagine, mi resta questa eredità, questo amore viscerale. Questa certezza, che l’amore di Dio si rivela nel cuore del Figlio, passa attraverso il cuore di chi ama.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

ANNUNCIO


Vai all'archivio di "Un Caffè sospeso"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.