Insieme per la natalità: amministratori, imprese, associazioni di Terzo Settore dell’Agro

Foto: Dina Coppola

Progetto Famiglia, Federazione di enti no profit operante in Italia e all’estero nel campo della tutela dei minori e delle famiglie, promuove la Settimana del Diritto alla Famiglia, giunta alla sua XIV edizione. All’interno di questa iniziativa, il 23 maggio, si è tenuta una Tavola rotonda con istituzioni, imprese, scuola e associazioni del Terzo Settore dell’Agro Nocerino Sarnese sul tema “maternità e lavoro”. Presente anche il dott. Giovanni Galano, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Campania. A conclusione è stato inaugurato il Centro di Ascolto per le donne dedicato a Santa Gianna Beretta Molla nel territorio del Comune di Angri (SA) in un bene confiscato alla mafia. 

L’intento della Tavola rotonda è stato quello di presentare buone prassi che sul territorio permettono un concreto sostegno alla natalità. Nel 2022 nella Regione Campania abbiamo registrato 44.469 nuovi nati e 61.459 decessi. Il gap tra nascite e decessi è indicativo di quanto l’inverno demografico stia sempre di più prendendo il sopravvento. Anche il Sud si sta adeguando agli standard nazionali, dal 2008 la curva della natalità scende sempre più in basso.  

Cosa fare? Come invertire la rotta? È solo un problema di natura economica? Quale componente culturale si deve favorire? E i giovani desiderano fare famiglia? Un’indagine pubblicata proprio in questi giorni afferma che 8 giovani su 10, dai 14 ai 30 anni, desiderano mettere su famiglia e avere dei figli. Chi li accompagna in questo? E le donne sono veramente libere di scegliere il figlio? Cioè, in che modo sono sostenute? A tutte queste domande hanno cercato di rispondere gli ospiti della serata.

Il presidente delle 30 associazioni del Forum regionale delle famiglie campane, Nino Di Maio, ha ricordato che “i figli sono il primo bene comune. È da qui che dobbiamo ripartire per cambiare il paradigma della politica. La famiglia deve tornare ad essere il soggetto dell’azione politica. Su questa scia abbiamo lavorato ad una delibera approvata dalla giunta regionale con uno stanziamento di 25 milioni di euro che ha come fine di favorire l’accoglienza di un figlio”. 

Gaetano Torrente, presidente della Sezione Filiera Alimentare dell’Unione Industriali Napoli per il biennio 2023-2025, ha rappresentato il mondo dell’imprenditoria ponendo l’accento sul cambiamento dei consumi. “Prima i consumi erano molto concentrati sui beni primari necessari per la crescita di un figlio, oggi invece c’è una crescita esponenziale del food per anziani o del pet food. Questo ci interroga molto e permette di comprendere lo status quo”. E ha aggiunto: “Per quanto riguarda il tema della conciliazione maternità e lavoro come imprese certamente dobbiamo fare molto di più in termini di welfare aziendale per sostenere il lavoro delle donne perché non siano costrette a decidere tra un figlio e la propria carriera professionale”. A tal fine hanno previsto asili interni per assicurare alle lavoratrici la continuità affettiva ed educativa subito dopo la nascita di un figlio. 

Presente anche Massimo Attianese, consigliere del CdA dell’Azienda Comunità Sensibile del territorio e Veronica Manzo, assistente sociale, che hanno presentato l’iniziativa del PIS, Pronto Intervento Sociale, un servizio attivo dalle ore 17 del pomeriggio fino al mattino successivo per rispondere alle richieste di primo aiuto. Giulia Attianese, assessore alle Politiche sociali del Comune di Sant’Egidio del Monte Albino ha presentato l’esperienza dell’asilo comunale come esempio di eccellenza sul territorio a sostegno delle famiglie e della maternità, “premiato anche a livello nazionale tra i dieci asili comunali più virtuosi in Italia. Nato nel 2019 non senza difficoltà, l’asilo oggi ospita 40 bambini ma si sta lavorando all’ampliamento di altri 10 posti”. 

Antonio La Mura, sindaco del Comune di Sant’Egidio del Monte Albino, esperto di politiche fiscali ed economiche familiari avendo seguito per anni il servizio dei CAF, ha sottolineato “quanto nella sua esperienza sia fondamentale dialogare con le imprese e le associazioni sul territorio del suo comune e questo crea benessere personale e sociale”. Carmine Pagano, sindaco del Comune di Roccapiemonte, ginecologo, ha ricordato quanto sia importante ridare un valore sociale alla maternità. “Se le donne fossero maggiormente aiutate ad accogliere un figlio attraverso sostegni concreti e rimuovendo gli ostacoli che tante volte impediscono ad una madre di riconoscere il figlio nel suo grembo”. 

Maria D’Aniello, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Angri, è intervenuta ricordando il modello inglese di sostegno alla natalità e l’aiuto che concretamente nel suo piccolo cerca di portare avanti nonostante i fondi per le politiche sociali siano sempre esigui. “Ho cercato di coinvolgere tanti professionisti che mettono a disposizione le loro competenze gratuitamente. Per esempio attraverso visite ginecologiche gratuite che seguono le donne per tutta la gravidanza o dei pacchi per i nuovi nati come segno di benvenuto nella comunità civile”. 

L’ultimo intervento è stato quello del dott. Giovanni Galano, virologo, nominato da pochi mesi Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Campania che con grande concretezza e pragmatismo ha presentato il suo lavoro attraverso uno slogan emblematico: “Garante a porte aperte” per sottolineare non solo la sua grande disponibilità ma anche la necessità di non “dividere mai i minori dalla loro famiglia. Bisogna rafforzare le relazioni familiari e la loro tenuta sociale”. “Le istituzioni da sole non possono fare molto, sono rappresentative ma è necessario un lavoro di rete tra i diversi soggetti in gioco”. 

Al termine della Tavola rotonda è stato firmato dai politici presenti un Patto per la natalità. Il messaggio chiave, contenuto nel documento, è che “La famiglia è il primo luogo della solidarietà e della gratuità, il luogo in cui le relazioni di cura garantiscono la piena umanizzazione di tutti i suoi membri a partire dai più deboli”. Infatti, “Quale futuro si prospetta alla tua città senza una adeguata attenzione alla famiglia e ai figli? Non è sufficiente dare risalto ad aspetti della vita cittadina, pure importanti come il traffico o le strade. Occorre considerare che la tua città vive bene, se vivono bene i suoi abitanti e che la qualità della vita è strettamente connessa con la vita familiare interconnessa con quella dei figli”.

La famiglia va riportata al centro della vita quotidiana, questo il punto centrale del documento e anche del lavoro dell’intera settimana. La famiglia sia interlocutrice diretta dell’azione amministrativa. È necessario, allora, secondo Abbagnara “creare un ambiente favorevole alla famiglia e pertanto ai figli, fornire servizi sostenibili in termini di tempo, flessibilità e costo”.

A conclusione della Tavola rotonda don Silvio Longobardi, fondatore di Progetto Famiglia, ha inaugurato il Centro di Ascolto per le donne dedicato a Santa Gianna Beretta Molla nel territorio del Comune di Angri in un bene confiscato alla mafia. La tutela della vita, la cura della donna che la custodisce e il sostegno della famiglia tutta, sono alla base dell’impegno che Progetto Famiglia sta portando avanti e di cui questa settimana ricca di incontri, testimonianze, riflessioni vuol essere segno concreto e tangibile. 
“Il centro di ascolto per donne” intitolato ad una santa che donò tutta sé stessa per accogliere sua figlia (decise di non curarsi da un fibroma per far nascere la bambina), vuol essere “un luogo dove le parole e i silenzi diventano vita” spiega Giovanna Abbagnara, Presidente della Federazione Progetto Famiglia. “Il Centro nasce come luogo di ascolto e accompagnamento gratuito, gestito da donne che mettono a disposizione il loro tempo, la loro professionalità, e la loro esperienza a contatto con donne in difficoltà”. Si tratta, dunque, di “uno spazio di accoglienza, ascolto, aiuto, sostegno psicologico, consulenza legale, accompagnamento spirituale”. Il messaggio che si vuole far arrivare ad ogni donna è che non è sola, c’è una rete che sempre di più garantisce la tenuta sociale e relazionale.




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