“L’eutanasia non è la soluzione”: un libro con cinquanta domande e risposte

Il Network associativo “Ditelo sui tetti” e il Centro Studi Rosario Livatino presentano “L’eutanasia non è la soluzione”, edizioni Cantagalli. Nel libro, breve e accessibile, si offrono 50 domande e risposte sul fine vita, con la speranza che si possa arrivare ad avere sempre più cura della vita.

Il Parlamento francese ha approvato l’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione, da questo 

emerge una grande questione antropologica e che riguarda anche la società italiana, dove da tempo vi è un acceso dibattito sul suicidio medicalmente assistito (su cui è stata depositata una proposta di legge regionale in ben 15 consigli regionali).

Ciò che è accaduto in Francia non riguarda solo la Francia. E una legge non è mai scollegata dalla morale.

Ogni “legge” ha un effetto ineludibile: indica un “bene” per tutta la società, e a questo “bene” indirizza la società e, di conseguenza, la mentalità dominante. Il presunto “bene” della riforma francese è lo stesso che appare nella filigrana delle 15 proposte di legge depositate nelle regioni italiane. La persona avrebbe, cioè, valore solo se può fare ciò che vuole, autodeterminarsi anche contro ciò che ostacola i suoi desideri. La vita, quindi, non ha più un valore assoluto, valido per tutti. I più deboli, i più fragili, i più malati valgono meno rispetto ai “più forti”, coloro che considerano come valore assoluto la libertà di autodeterminarsi.

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Negli ultimi anni è infatti invalso il tentativo di rivedere la sostanza della dignità umana dimenticando un assunto fondamentale: non ci siamo fatti da soli e da soli non possiamo disfarci. Questa considerazione prescinde dalle proprie convinzioni religiose ed è evidente a chiunque – anche a chi crede che l’universo e la vita siano frutto del caso – sia disposto a riflettere in modo sincero sulla nostra origine e sulla nostra esistenza.

Riformulare la dignità umana significa negare un’evidenza che può essere accettata da tutti. L’uomo, da sempre, in ogni istante della sua esistenza, cerca di dare un senso a ciò che accade, non perdendo mai la speranza. Non considerare come valore assoluto la vita significa non dare senso e speranza all’umanità.

L’Eutanasia non è la soluzione si inserisce in questo dibattito e offre al lettore un vademecum chiaro in 50 domande e risposte sugli aspetti pratici e concreti del fine vita, per comprendere che la partita in gioco è il valore di ciascuno di noi, sempre, o il disvalore e lo scarto dei più fragili.

Il libro, edito da Cantagalli, è in libreria dall’8 marzo (pp. 54, euro 5,00). 

Leggi qui l’estratto

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