CORRISPONDENZA FAMILIARE

Una sosta per ritrovare la fede e il coraggio di amare

4 Marzo 2024

La conversione del cuore passa attraverso la preghiera. Per favorire questo cammino la Fraternità di Emmaus offre agli sposi l’esperienza del Cenacolo, weekend di spiritualità in forma residenziale: l’ascolto meditativo della Parola, la celebrazione e l’adorazione eucaristica, la presenza di alcuni presbiteri per la riconciliazione sacramentale, i tempi della condivisione e della convivialità fraterna, le esperienze di vita… tutto questo in un arco di tempo limitato ma vissuto con grande intensità. L’ultimo weekend ha visto riuniti in un albergo di Baia Domizia duecento persone, in maggioranza sposi, e una trentina di bambini. La parola ad una sposa.

3 Marzo 2024, III Domenica di Quaresima, durante la liturgia della Messa si legge il Vangelo di Giovanni quando Gesù entra nel tempio di Gerusalemme e scaccia persone ed animali, buttando a terra banchi e denaro, e dice di poter far risorgere quel tempio in soli tre giorni. Un vangelo che cade a pennello con quello che abbiamo vissuto in questo weekend di Cenacolo. Tre giorni di puro Amore che ha permesso di ribaltare quei visi cupi e stanchi del venerdì sera in visi luminosi e gioiosi della domenica.

È stato il giorno anche della nostra resurrezione, perché i partecipanti (la maggior parte famiglie con bambini a seguito) sono tornati a casa con la consapevolezza di avere un Padre, il più buono dei padri, che non ci abbandona mai e rimane fedele alle sue promesse. Quante volte al giorno ripetiamo il Padre nostro senza dare il giusto peso alle parole. E invece, è proprio Lui, attraverso questa preghiera, che tutti i giorni ci ricorda che siamo suoi figli. E non sta scritto forse in Isaia: “si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, Io invece non ti dimenticherò mai”.

Grazie a don Silvio che, con la sua autorevolezza intrisa di tenerezza, come di un padre, ha voluto sviscerare la preghiera del Padre nostro scuotendoci dal nostro torpore di figli abbandonati e sconsolati. Il nostro dolore, nascosto tra tanti apparenti sorrisi e le nostre stanchezze accumulate per i tanti impegni, non deve distrarci da quella che è la nostra vera condizione di donne e uomini di fede: siamo figli amati e mai dimenticati, custoditi dal Suo sguardo fisso su di noi, da Colui che conosce anche il numero dei capelli del nostro capo.

Capita spesso, a volte, di non riuscire a sentirlo vicino come un Padre che conosce le nostre situazioni di vita e interviene a nostro favore. A volte ci sentiamo come travolti da grandi dolori. Ed ecco che la risposta risuona nelle parole di don Silvio, che per meditazione ed esperienza spirituale, ci incoraggia a cercare il nostro Padre celeste attraverso la preghiera. Questo è il modo in cui noi parliamo a Lui e Lui parla a noi: si realizza così una comunione di cuori, di intenti, di amore tra Padre e figlio. Il nostro unico compito è quello di far sì che il nostro cuore sia libero da ogni preoccupazione e da ogni tristezza, da permettere così una migliore sintonia con il Padre, a tal punto che la nostra preghiera sia un colloquio d’amore, che porta pace, serenità e anche risposte a tanti nostri quesiti. Noi facciamo il possibile e Lui fa l’impossibile…

Ed è quello che è emerso dalle diverse testimonianze che si sono susseguite: persone comuni che, malgrado le scarse risorse ma con la più grande disponibilità del cuore, hanno contribuito a costruire meravigliose opere di carità in Africa, famiglie che accolgono la vita come un dono e non come un problema, consacrati che hanno scelto di vivere con totalità al servizio del Vangelo, sposi e vedovi che si affidano alla Provvidenza divina nelle circostanze più difficili della vita.

Il TG di Dio ha sempre buone notizie di speranza da regalarci! Se apriamo il nostro cuore al Signore, Lui ci rende protagonisti delle Sue opere di Grazia. Come non amare un Padre che vede in noi sempre il buono e che ci ama così come siamo. Proviamo ad essere pazienti, costanti e semplici nelle nostre preghiere e Lui ci sorprenderà come ha fatto con noi oggi.

Rita




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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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