29 Febbraio 2024

Madre per 74 volte

“Una mattina salii in cima ad un albero molto alto. Amavo ritirarmi lì per pregare. Volsi gli occhi al cielo e dissi al Signore: “Ora basta tormentarmi, se pensi che posso fare qualcos’altro per te, fai in modo che questo accada prima che finisca la guerra”. Era il 1943, Norina aveva 20 anni ed era fidanzata con un giovane partito per la guerra, si erano ripromessi che al suo ritorno si sarebbero sposati. Qualcuno però aveva altri progetti per lei, raccolse il suo grido quella mattina in cima all’albero, e prima che tornasse a casa il suo fidanzato, l’attirò a sé e Norina divenne una mamma per vocazione, scelse di vivere una maternità virginea, di accogliere e di educare minori abbandonati come figli. Da quel giorno Norina è stata mamma di 74 figli.

Norina viveva a Nomadelfia nel gruppo familiare dell’Assunta. Quando l’ho incontrata aveva 84 anni. Sarei stata ore intere ad ascoltarla, mentre mi raccontava episodi di quegli anni difficili, dello strazio della guerra, della mancanza di cibo, ma anche della felicità per quei figli abbandonati che aveva raccolto sul suo grembo e che aveva generato ogni giorno ad una pienezza di vita, amati, puliti, rispettati. “Una domenica – ricorda Norina- uno dei miei figli che amava molto giocare a calcio, era ancora a letto. Mi avvicinai e gli domandai come mai non era alla partita e lui mi rispose che si vergognava perché non aveva le scarpe adatte e così senza pensarci sopra mi recai a vendere il mio anello di consacrazione e gli comprai le scarpe”.

Essere madre è stata per Norina la priorità assoluta di tutta la sua vita. Il primo bambino che le è stato affidato si chiamava Franchino. Quando arrivò Norina ricorda: “Io guardavo questo bimbo, era talmente bruttino che in cuor mio mi sono detta: “Speriamo non tocchi a me”. Ma non avevo ancora finito di pensare che don Enzo mi chiamò e mi disse: “Questo è tuo. Curalo con amore perché è conciato molto male”. Io allora dissi: “Signore sia fatta la tua volontà”.  E da quel giorno Franchino attraverso le amorevoli cure di Norina è rinato a vita nuova.

Insieme ai   suoi figli, Norina ha viaggiato moltissimo, si è spostata continuamente, ha vissuto gli anni della guerra e della persecuzione ma la sua fede è rimasta salda, la sua fedeltà eroica. La sua vita è per il mondo un invito e una grande provocazione.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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