20 Febbraio 2024

A volte basta una piccola luce per rischiarare anni di buio

Anna e Salvatore sono una coppia di amici che qualche settimana fa sono stati a cena a casa nostra. Anna è molto bella. Gli anni che la conducono a festeggiare tra qualche mese i suoi primi cinquant’anni non hanno scalfito la dolcezza del suo sguardo e la gentilezza dei suoi modi. Le dico sempre che sembra una donna d’altri tempi, come quelle nelle foto in bianco e nero dei nostri bisnonni dove la mancanza di filtri o di trucco mette in risalto una pelle senza rughe né macchie. Salvatore invece è un po’ cupo, sempre con il capo reclinato in avanti, in segno di resa.

All’apparenza sono una coppia come tante. Hanno tre figli tutti ormai grandicelli, un buon lavoro, una bella casa. Mentre erano vicini sul divano e offrivo loro degli stuzzichini di aperitivo li ho osservati. Si tenevano per mano come due ragazzini, quasi con la paura che l’altro potesse andare via da un momento all’altro. La scena non è sfuggita neanche a mio marito che prontamente ha commentato con la sua solita sfacciataggine: “Che succede? State vivendo una nuova primavera?”. Il tono era canzonatorio ma i nostri amici si sono fatti seri costringendoci a sederci e ad ascoltare.

In realtà uscivano da una crisi durata molto tempo. Non così evidente agli altri a causa del loro carattere molto schivo e riservato ma evidentemente profonda per il modo con cui la raccontavano. Erano anni, infatti, che dormivano nello stesso letto ma non facevano più l’amore, non si parlavano più di ciò che portavano nel cuore, non si tenevano più per mano. Il loro rapporto era diventato un buon accordo tra due persone. Tutto per il bene dei figli e tutto controllato e misurato. Poi era arrivata la pandemia. La convivenza forzata tutto il giorno aveva reso le cose molto più difficili. Fingere era diventata una tortura. E così invece di scoppiare nella crisi, hanno raccolto un’opportunità. Un’intuizione nata da uno dei figli. Una mattina presto si era infilato nel lettone e aveva detto loro: “Ho paura del virus ma con voi mi sento al sicuro, ci abbracciamo forte forte?”.

Quell’abbraccio forzato in realtà è stato l’inizio della rinascita. Quella mattina sono rimasti a letto a parlare fino a tardi. Ognuno ha consegnato all’altro la sua delusione, il suo non sentirsi più amato e desiderato, la sua solitudine. Poi si sono abbracciati lungamente. In quell’abbraccio lei ha chiesto a lui di recitare un’Ave Maria. Lo hanno fatto così, restando immobili e chiedendo alla Vergine la forza di ricominciare. L’amore non era finito. A settembre si preparano a celebrare il 25esimo anniversario di matrimonio e sono felici come non mai.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

ANNUNCIO


Vai all'archivio di "Un Caffè sospeso"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.