JANNIK SINNER

Il grazie di Sinner ai suoi genitori dopo la vittoria in Australia

Foto derivata da: si.robi, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

Da sempre amante dello sport, quando era giovanissimo Jannik Sinner, campione di tennis che ha vinto agli Australian Open, si dedicava contemporaneamente al tennis, al calcio e agli sci. Per spendersi al meglio in una di queste discipline, fu costretto a fare una scelta. Il merito della famiglia? Quello di non avergli fatto pressioni e di lasciare che fosse lui a decidere.

Dopo la vittoria nella finale degli Australian Open contro l’avversario Medvedev, il tennista Jannik Sinner ha voluto ringraziare i genitori, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua crescita umana e sportiva.

Il papà e la mamma, Hanspeter e Siglinde, rispettivamente un cuoco e una collaboratrice nel Rifugio Fondovalle in Val Fiscalina, lo hanno sempre appoggiato e continuano a farlo. Il papà oggi segue il figlio in tour cucinando per tutti. 

È a loro che il giovane e talentuoso atleta ha pensato, subito dopo aver sollevato il trofeo: a quella mamma e a quel papà che lo hanno aiutato a scovare il suo talento, sostenuto e incoraggiato. 

Il neocampione, pieno di emozione, ha dedicato loro parole piene di gratitudine, in particolare per averlo “lasciato libero di scegliere”.

Leggi anche: Sport: tra sacrificio e disciplina. Il ruolo dei genitori (puntofamiglia.net)

Da sempre amante dello sport, da giovanissimo Jannik si dedicava contemporaneamente al tennis, al calcio e agli sci. Per spendersi al meglio in una di queste discipline, fu costretto a fare una scelta.

Il merito della famiglia? Quello di non avergli fatto pressioni e di lasciare che fosse lui a decidere.

Il papà era allenatore di una squadra di calcio: da sempre quella per il pallone era una grande passione che cercava di tramandare al figlio (lo allenò anche, per un periodo), eppure non pretese che il ragazzo proseguisse nello sport che egli di più amava.

Ecco, allora, che Sinner invita i genitori a seguire i figli, senza però sostituirsi ad essi: “Vorrei che tutti quanti avessero i miei genitori”.

Sinner ha anche un fratello adottivo, Mark, nativo di Rostov, sul Don in Russia, e che oggi lavora come istruttore dei vigili del fuoco a Vilpiano nei pressi di Bolzano.

Dietro a questo grande campione, vediamo una famiglia unita, in cui i figli sono stati educati a prendere sul serio i loro impegni, a seguirli con determinazione, potendo, però, sempre contare sempre sull’appoggio di due genitori presenti e pieni di fiducia verso di loro.




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Cecilia Galatolo

Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio.

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