Spinta dal fidanzato a 16 anni a prostituirsi: adulti dove siamo?

Il fidanzato ha 26 anni, lei 16. È una ragazzina. Lui la costringe a vendere il suo corpo, a fare sesso con più di 40 uomini in tre mesi. Tutto per pagare un presunto debito di droga, così aveva detto alla ragazzina. Gli incontri avvenivano in auto, con uomini adulti conosciuti su internet. Un incubo. Quando lei ha tentato di uscire fuori da questa relazione, lui l’ha picchiata violentemente, ha pubblicato alcune sue foto intime con i clienti e ha minacciato i genitori chiedendo mille euro: “Ho immagini di tua figlia che fuma crack, è nuda ed è con i clienti”. 

L’orrore che ha dovuto subire l’adolescente è venuto a galla nel freddo pomeriggio di martedì 16 gennaio, quando la giovane ha chiamato in lacrime la madre. Lei, rientrata a casa di corsa, l’ha trovata col naso rotto e diversi ematomi sul viso. Poco dopo si è trovata di fronte il ventiseienne che l’ha minacciata con una spranga di ferro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che avevano raccolto la denuncia delle due donne. L’uomo è stato arrestato nell’hinterland milanese nel pomeriggio del 23 gennaio. 

«Tra me e me mi chiedevo: dice di amarmi, di volermi proteggere, ma io valgo trenta euro?». «Ho sbagliato: l’errore più grande della mia vita. Mi sono fidata di lui»: queste le parole della ragazza raccolte dai giornalisti. 

Possiamo derubricare l’accaduto solo come l’ennesimo fatto di cronaca che riguarda la violenza sulle donne? Ad essere onesti credo che dobbiamo e possiamo porci qualche domanda in più. Mettere la testa sotto la sabbia sperando che le nostre figlie, le nostre nipoti non subiranno mai questa sorte è un modo per fuggire dal problema. Come anche pensare di inasprire le pene che riguardano questi tipi di reati, nella illusione che i presunti carnefici possono redarguirsi. 

Questa ragazza, appena adolescente si è salvata forse da un destino più crudele. Per grazia di Dio non dovremmo per lei fare manifestazioni con scarpe e panchine rosse ma quella violenza, vissuta nel pieno della giovinezza, nel momento in cui tutti i sogni e le speranze dovrebbe toccare il picco più alto, l’ha già irrimediabilmente segnata. Ora gli adulti, a cose fatte si danno da fare ma dove erano prima? Dove siamo noi adulti mentre i nostri figli, per inseguire la modernità, fanno le loro esperienze sessuali in un tempo in cui né il loro corpo, né il loro cuore, sono pronti per vivere tutta questa libertà?

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Non voglio certamente caricare i genitori di ulteriori pesi, ci mancherebbe. Posso solo immaginare l’immenso dolore di questa mamma e di questo papà. Ma dobbiamo anche dirci con grande chiarezza che noi genitori ci siamo piegati ad un certo modo di vivere la sessualità dei nostri figli adolescenti. Preferiamo spesso tacere, far finta di nulla o, peggio ancora, limitarci a dire soltanto: “Divertiti ma non portare guai a casa”.

E invece dovremmo avere il coraggio di dire loro che il sesso non è solo piacere, che può essere fonte di grande sofferenza quando è vissuto senza consapevolezza; che può anche far male e lasciare ferite profonde. Bisognerebbe far comprendere loro che la pornografia o un linguaggio pornografico crea dipendenza e inquina il loro sguardo sull’altro. 

I nostri figli hanno bisogno di adulti chiari, risolti da un punto di vista sessuale – perché spesso ahimè anche gli adulti fanno uso della pornografia in modo quasi naturale – di adulti capaci di essere guide sicure, di aiutarli anche ad andare controcorrente. A non esibire il loro corpo con muscoli o sedere in vista sui social. Con chi parlano i ragazzi di questo? Chi li accompagna? Chi li educa? Chi aiuta i genitori? E anche la Chiesa invece di impelagarsi in tante discussioni inutili sull’inclusione perché non investe nell’educazione all’affettività e alla sessualità con scuole per genitori, percorsi per adulti consapevoli e responsabili? Domande che mi porto dentro come una ferita. E che spesso non trovano risposte. E intanto…




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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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