15 Gennaio 2024

La forza della vita ci sorprende

Lorenzo, questo il nome scelto in ospedale dai medici che lo hanno preso in cura. Ha cominciato la sua vita al freddo di un cassonetto dell’immondizia, la placenta e il cordone ombelicale ancora attaccati. A poche ore dalla nascita, sabato 13 gennaio, è stato abbandonato in un sacchetto di plastica in un vicolo di Villanova Canavese, piccolo centro del Torinese alle porte di Ciriè.

Voleva vivere e piangeva per farsi sentire. Ad accorgersi di lui un ragazzo di 15 anni sceso da casa per aprire il portone al fratello. Sente un lamento vicino ai bidoni, pensa ad un gatto. Si avvicina e scorge due piccoli piedini di bimbo sporgersi da una busta rossa. Corre in casa a chiamare il padre. Tutti si precipitano a soccorrere il neonato che viene portato in ospedale e sottoposto alle prime cure. Era in ipotermia. Ora si trova in incubatrice ma è fuori pericolo.

“È stata un’emozione fortissima. Spero che la mamma o chi è stato a fare questo gesto ci ripensi e vada in ospedale a cercare il suo bimbo” ha detto Paolo Secondo Laforet, il papà del quindicenne, che ha chiamato i soccorsi e ha portato in casa il neonato.

Casi come quello di Lorenzo purtroppo accadono e per grazia di Dio nel caso specifico si risolvono positivamente ma andrebbe potenziata l’informazione sulla possibilità da parte delle donne di partorire in anonimato, in strutture pubbliche e in totale segretezza. Nel caso della Regione Lombardia, come ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali, Maurizio Marrone: “Il finanziamento dei progetti di parto in anonimato, sostenuto dal fondo Vita Nascente è attivo e va potenziata la comunicazione sui territori”.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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