12 Gennaio 2024

Solo una parola per scegliere la vita

Elisa è seduta in una sala dell’ospedale di Matera, nel reparto di maternità, in attesa dell’intervento di interruzione di gravidanza. Quel giorno è un martedì di febbraio, il cielo limpido e azzurro nonostante il freddo gelido. La madre è seduta accanto a lei. Si annuncia che di lì a poco sarebbe stata celebrata una Messa, proprio in quella sala. Nell’ospedale c’è una fervente attività della Pastorale della salute, con un’attenzione particolare alla vita nascente e alla vita morente. 

Quel giorno è stato invitato a presiedere un frate minore, fra Carlo. All’inizio della celebrazione invita tutti a pregare per i bambini nati in quel reparto e per tutti quelli ai quali era impedito di venire alla luce per mano d’uomo. Elisa ascolta, partecipa. Al momento di ricevere l’Eucaristia i suoi occhi sono pieni di lacrime di dolore. Si tocca il ventre e pensa: “È mio figlio, è vita”. La celebrazione si conclude. Il sacerdote si avvicina a ciascuno, dona la benedizione e va via.

Quel pomeriggio fra Carlo si reca in un supermercato della città per acquistare dei contenitori per il congelatore. La Provvidenza aveva donato tanta verdura da conservare per i giorni di magra. Una delle cassiere lo nota e dopo la spesa lo attende. È proprio Elisa che lavora lì. “Volevo ringraziarla perché stamattina attraverso due semplici parole ho capito che non potevo rinunciare a questo figlio”. Le lacrime ora sono quelle della gioia.

Il frate le dà indicazioni sul Centro di Aiuto alla Vita della città. Elisa decide di accettare l’aiuto, in fondo era solo la paura di non farcela che la paralizzava. È nata Rosa, oggi ha cinque anni e la sua vita è come quel cielo azzurro e terso di quella mattina di febbraio del 2018.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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