È l’estate del 1996. Pietro e Filomena sono ad un campo estivo dell’Azione cattolica. Viene chiesto ai giovani di pensare quale tipo di famiglia avrebbero desiderato formare. Si siedono ai piedi di un grosso albero ed iniziano a riflettere su quanto credevano scontato: matrimonio, figli, casa…
Un desiderio però si spalancava in quelle ore: accanto ai figli biologici avrebbero aperto le porte del loro cuore ad un figlio adottivo. Così dopo la nascita di Pier Giorgio, avvenuta nell’agosto 2000, quasi contemporaneamente presentano la domanda di adozione al Tribunale di Salerno. Intanto giunge la diagnosi che non avrebbero potuto più avere figli naturali e così gli anni d’attesa per l’adozione assumono un nuovo significato, un valore aggiunto.
Quando fu comunicato loro l’arrivo di Adriano, quella gravidanza “amministrativa” finalmente stava giungendo al termine. Come tutti i genitori che si rispettino e che conservano gelosamente le ecografie del nascituro, Pietro e Filomena pensano di creare una “memoria dell’attesa”. In una graziosa cartellina conservano le fotocopie delle due domande presentate in tribunale, le foto del giorno precedente alla presentazione, i tagliandi del parcheggio, i pensieri …. insomma, tutto ciò che riguardava l’attesa.
Volevano che il figlio avesse tangibilmente le prove di quanto era stato amato fin dall’inizio, di come era stato cercato, voluto, desiderato, che lui era nel loro cuore il “già ed il non ancora”. Quando vanno tutti e tre a prenderlo in ospedale, filmano tutte le fasi per dargli memoria della loro immensa gioia, e del per sempre così atteso e desiderato fin dalla giovinezza.
Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.
Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!
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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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