22 Dicembre 2023

“Le notizie che vengono dal Cielo hanno l’imprimatur della speranza”

Nel tradizionale scambio di auguri con i giornalisti, il vescovo della mia Diocesi, Mons. Giuseppe Giudice, tra le tante sollecitazioni belle e interessanti per la nostra professione ha lanciato un invito ad alzare lo sguardo. In un clima culturale e sociale sfiduciato, dove anche la comunicazione rischia di omologarsi ad un pensiero unico invasivo e strisciante, con toni spesso aggressivi e selvaggi, il prelato ha incoraggiato a seminare il bene, scovando le buone notizie, facendo emergere il bene.

“Le notizie che vengono dal Cielo hanno l’imprimatur della speranza”: dovremmo ricordarlo ai nostri cuori stanchi mentre si appresta il Natale, un altro Natale, un nuovo Natale. Parliamoci chiaro, a fare i titoloni sono tutti bravi, a raccontare la realtà con onestà intellettuale il cerchio si restringe. E così accade che il potere dell’informazione muove i suoi fili e dirige l’opinione pubblica senza la preoccupazione di dare spazio ai “dissidenti” o alle notizie della vita quotidiana. “Carta straccia” direbbe Giampaolo Pansa, un vecchio giornalista morto qualche anno fa e che si divertiva ancora a “tirare sassi contro i vetri blindati di molte eccellenze”.

Cercare la bellezza nella realtà è guardare ai fatti con fiducia e consapevolezza. Intorno a noi non c’è solo il male violento e omicida. Ci sono anche molte forme più sottili e insidiose di inquinamento del cuore dell’uomo. C’è una volgarità diffusa, nel linguaggio e nelle immagini, che ci entra nelle orecchie e negli occhi e corrompe il nostro modo di parlare e il nostro sguardo.

Dobbiamo risvegliare la nostalgia del bello e noi giornalisti abbiamo una grande responsabilità. Come possiamo farlo? La grande bellezza è racchiusa in particolare nelle storie di vita. Dobbiamo impegnarci a trovarne e raccontarle con uno stile preciso. Bisogna sedersi e ascoltare e qualche volta anche inginocchiarsi prima di scrivere. E ciò che ho imparato non proviene dalla scuola di giornalismo ma dall’esperienza personale e dai fallimenti vissuti. Ho compreso la necessità di delicatezza, di un giornalismo mai aggressivo, ma che si sforza di tenere dentro le ragioni dell’altro, di dialogare, di non alimentare l’opposizione senza però tradire la verità.

“Le onde della periferia possono fare la differenza” ha detto Giudice. È vero, noi piccole redazioni, giornali che si sforzano di fare spazio al bene, al vero e al bello, possiamo fare molto. Anche questa è una goccia nel mare della carità se come affermava Benedetto XVI II dobbiamo come cristiani fare la carità della verità.


Vai all'archivio di "Con gli occhi della fede"




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

ANNUNCIO


Vai all'archivio di "Con gli occhi della fede"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.