Udienza del Papa

Papa Francesco parla di Madeleine Delbrêl: “La gioia della fede tra i non credenti”

Dopo aver destato, nei giorni scorsi, non poca preoccupazione per le sue condizioni di salute, papa Francesco, nella mattinata di oggi, 8 novembre, si è presentato in Piazza San Pietro, per sostenere, come di consueto, la sua Udienza generale del mercoledì. Ha parlato di una testimone di fede: Madeleine Delbrêl

“Tra i tanti testimoni della passione per l’annuncio del Vangelo, quegli evangelizzatori appassionati, oggi presento la figura di una donna francese del Novecento, la venerabile serva di Dio Madeleine Delbrêl”, ha esordito il pontefice.

Nata nel 1904 e morta nel 1964, “è stata assistente sociale, scrittrice e mistica, e ha vissuto per più di trent’anni nella periferia povera e operaia di Parigi”. 

Il papa l’ha definita “abbagliata dall’incontro con il Signore”. Per questa donna, dalla fede grande, “Una volta che abbiamo conosciuto la parola di Dio, non abbiamo diritto di non riceverla; una volta ricevuta non abbiamo diritto di non lasciare che si incarni in noi, una volta incarnata in noi non abbiamo diritto di tenerla per noi: da quel momento apparteniamo a coloro che la attendono” (La santità della gente comune, Milano 2020, 71). “Bello – commenta Francesco – Bello quello che ha scritto”. 

Dopo un’adolescenza vissuta nell’agnosticismo, “a circa vent’anni Madeleine incontra il Signore, – ha proseguito il Santo Padre – colpita dalla testimonianza di alcuni amici credenti. Si mette allora alla ricerca di Dio, dando voce a una sete profonda che sentiva dentro di sé, e arriva a comprendere che quel «vuoto che gridava in lei la sua angoscia» era Dio che la cercava” (Abbagliata da Dio. Corrispondenza 1910-1941, Milano 2007, 96). 

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Fu proprio la “gioia della fede” a portarla a maturare “una scelta di vita interamente donata a Dio”, semplicemente “condividendo in fraternità la vita della gente delle strade”. 

Il Pontefice ha scelto di omaggiare questa figura perché “Madeleine aveva il cuore continuamente in uscita e si lascia interpellare dal grido dei poveri. Sentiva che il Dio Vivente del Vangelo doveva bruciarci dentro finché non avremo portato il suo nome a quanti non lo hanno ancora trovato”.

Inoltre, ha spiegato il Santo Padre, “Madeleine ci insegna ancora un’altra cosa: che evangelizzando si viene evangelizzati: evangelizzando noi siamo evangelizzati. Perciò diceva, riecheggiando San Paolo: ‘Guai a me se evangelizzare non mi evangelizza’”.

Francesco ha affermato, parlando ai fedeli riuniti nella piazza, che “guardando a questa testimone del Vangelo, anche noi impariamo che in ogni situazione e circostanza personale o sociale della nostra vita, il Signore è presente e ci chiama ad abitare il nostro tempo, a condividere la vita degli altri, a mescolarci alle gioie e ai dolori del mondo. In particolare, ci insegna che anche gli ambienti secolarizzati ci sono di aiuto per la conversione, perché i contatti con i non credenti provocano il credente a una continua revisione del suo modo di credere e a riscoprire la fede nella sua essenzialità”.




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