GMG – Lisbona 2023 - Cronaca di un viaggio pieno di attese e di speranza

“Non si vede bene che col cuore”, GMG 2023

a cura di Lucia Odierna

Dove sto andando? Chi sono? Chi voglio essere? Le domande che albergano il cuore dei giovani. Incontrare Papa Francesco, intessere nuove amicizie, visitare luoghi fino a ieri visti solo dai libri, assaporare culture diverse, alcuni dei motivi che hanno condotto i giovani da tutto il mondo fino a Lisbona.

Sono domande concrete quelle che abitano il cuore dei giovani. Un forte desiderio di autenticità. Sogni grandi che li spingono alla ricerca di quella perla preziosa che la società chiama “felicità”. Sì, vogliono essere felici, ma non per se stessi. Solo il cuore ha occhi per onorare il lavoro dei genitori, per costruire una famiglia, vivere per farsi dono. Sì, i giovani sono questo! 

La speranza riposta in questo viaggio è quella di ritrovare se stessi per ripartire, intraprendere scelte nuove, decisive. 

Elio, diciottenne, neodiplomato, partito da Nocera Inferiore insieme alla sorella Benedetta e tanti amici con cui condivide il cammino della Fraternità di Emmaus da molti anni. “Questa GMG è molto più di quel che avessi messo in conto. Sono felice di essere qui con i miei amici, in particolare Francesco e Rosario, ma anche tutti gli altri che sono partiti con me da circa una settimana ormai. Ho detto di sì alla proposta GMG perché desideravo capire quale strada intraprendere per il mio futuro”. Elio ha concluso da poco il liceo, come lui molti altri presenti durante questa condivisione. Sono giovani brillanti, con tanti buoni desideri da realizzare. “Mi preme molto capire qual è la perla preziosa che il Signore vuole mostrarmi” continua “Chi sarò domani? Chi voglio essere?”. Gli siede accanto Francesco, vivono la stessa stagione della vita, condividono la stessa stanza presso la famiglia ospitante, anche lui alle prese con la scelta universitaria.

Il racconto di Elio scioglie la timidezza di quanti sono lì in cerchio, tutti si mostrano disponibili al dialogo, le voci si sovrappongono, interviene Rosario: “Io non vivo la stagione delle scelte, sono in un tempo più sereno”. Rosario a settembre frequenterà il quarto liceo “non avevo grandi aspettative quando mi sono messo in viaggio, mi sono ricreduto, è affascinante essere qui. Per uno come me che, a volte, si approccia in maniera più difensiva verso le cose è sicuramente vedere una marea di gente dovunque, vedere varie realtà, giovani da tutto il mondo. Quello che sto vedendo in questi giorni non lascia indifferenti. Sto rivalutando il mio modo di approcciarmi alle cose”.

Francesco: “a Lisbona ho visto la Chiesa. Ho capito cosa è la Chiesa. Persone che parlano lingue diverse eppure dicono la stessa cosa. Ho scelto di partire molti mesi fa, nell’ultimo mese sono stato ripiegato su me stesso, sento che ho perso dei pezzi per strada, voglio capire meglio me stesso. È stato molto commovente vivere la Via Crucis venerdì sera. Ho sentito la presenza di Dio parlare alla mia vita attraverso le testimonianze che si alternavano tra una stazione e l’altra”.Non si vede bene che col cuore (Antoine de Saint-Exupéry). Ho ascoltato le condivisioni di molti giovani in questi giorni, non sarà possibile riportarle tutte, storie diverse, sensibilità diverse, eppure in tutti si scorge chiaramente il desiderio di voler compiere un cammino, il desiderio di voler incontrare in modo autentico Gesù e la Chiesa. Il domani è in buone mani e la penna che scrive è onorata e grata di poterlo raccontare. L’inchiostro con cui racconto di voi e di questi giorni ha il colore dell’amore.




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