8 Luglio 2023

Una grande storia d’amore

Vogliamo conoscere una grande storia d’amore? Basta aprire il libro della santità. Uomini e donne che si sono amati appassionatamente e dalla fede hanno tratto forza, vigore, passione, sacrificio per vivere la loro relazione. Sbaglia chi pensa che la fede in qualche modo limiti, vincoli o impedisce di vivere l’amore nella sua pienezza. Al contrario, l’amore di due sposi che si amano in Dio e con Dio raggiunge vette inimmaginabili. Si sperimenta un abbandono, una capacità di compenetrarsi, di ascoltarsi, di perdonarsi, di accogliersi che è ben superiore alle umane forze. Desidero oggi parlarvi dell’amore appassionato e delicato tra Lugi e Zelia Martin, i genitori di santa Teresa di Gesù Bambino, canonizzati nel 2015.

Si sono sposati il 12 luglio 1858, a mezzanotte, tre mesi dopo il loro incontro. Già questo se permettete fa un baffo a tante storie d’amore contenute nella letteratura. Non ho scritto infatti che si sono sposati per convenzione o perché ad un certo punto della vita l’orologio biologico segna i suoi incalzanti ritmi finali. Entrambi amavano Dio al di sopra di ogni cosa e quando comprendono che il matrimonio è la loro vocazione, sentono anche l’attrazione verso quella persona con la quale vivranno la medesima vocazione. Dunque perché aspettare? Il cuore dice già tutto. Le intenzioni buone sono l’inizio di una vita santa.

Il 31 agosto 1873, dunque dopo 15 anni di matrimonio, quando i più pensano che il romanticismo ormai è stato chiuso in soffitta, Zelia scrive a Luigi da Lisieux dove si è recata con le figlie per far visita a Isidoro, il fratello: “Sono assolutamente come i pesci che vai a pescare tu; non sono più nel loro elemento, per forza che muoiono! […] Mi sento a disagio, non mi sento al mio posto, e questo influisce sul fisico al punto che quasi me ne ammalo. Tuttavia reagisco e razionalmente cerco di riprendere il controllo; ti seguo con la mente tutta la giornata. Mi dico: «Adesso starà facendo questo». Mi sembra tardi che sarò di nuovo con te, mio caro Luigi: ti amo con tutto il mio cuore e sento raddoppiarsi il mio amore per la privazione che provo della tua presenza; mi sarebbe assolutamente impossibile vivere lontana da te”.

Intanto un premio a Zelia per l’appassionata delicatezza femminile della sua penna, ma ci pensate quando Luigi l’ha ricevuta? Quale gioia, quale intima commozione avrà provato e quanto desiderio che la propria sposa ritornasse presto a casa. E poi ancora Zelia nel 1869: “Ti abbraccio con tutto il mio cuore, sono così felice oggi, al pensiero di rivederti, che non riesco più a lavorare. Tua moglie, che ti ama più della sua vita”. Abbracciare con il cuore, solo gli amanti sanno cosa significhi.

Ma anche Luigi è delicatissimo. Conosce bene sua moglie ed è pieno di attenzioni a suo riguardo. In una lettera datata 8 ottobre 1863, scritta da Parigi, si legge: “Inutile dirti che la tua lettera mi ha dato grande piacere, anche se vedo che ti affatichi troppo. Ti raccomando quindi la calma e la moderazione, soprattutto nel lavoro. Ho alcuni ordini della Compagnie Lyonnaise: come ti ho già detto, non preoccuparti, con l’aiuto di Dio ci faremo una bella casetta”. L’amore maschile è più concreto ma quanta premura per la moglie perché non si affatichi.

So che già sospirate solo a leggere queste poche righe degli scritti di questi santi e allora perché non approfondire la loro grande storia d’amore condita dalla nascita di nove figli e da tanta fede e carità?


Vai all'archivio di "Con gli occhi della fede"




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

ANNUNCIO


Vai all'archivio di "Con gli occhi della fede"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.