24 Aprile 2023

La sex roulette e le altre challenge pericolose: genitori è ora di intervenire

La nuova e pericolosa sfida tra giovanissime che parte dal web si chiama «sex roulette». La «gara» consiste nell’avere rapporti sessuali con partner sempre diversi, senza protezioni e contraccettivi: perde chi rimane incinta. E chiaramente deve abortire. Sembra la trama di una serie televisiva e invece è la realtà.

È quanto riferito dal pm Alessio Bernardi, sostituto procuratore a Brescia (Dipartimento soggetti deboli), a margine di un incontro in una scuola media del bresciano la scora settimana. «La maggior parte delle indagini comincia grazie a segnalazioni di genitori e scuole – ha detto Bernardi – ma quando interveniamo noi, purtroppo, è già troppo tardi perché il reato è stato commesso: per questo c’è bisogno di formazione e informazione».

Anche Mariastella Giorlandino, presidente della Fondazione Artemisia e amministratore della Rete Artemisia Lab sta attivando una campagna di sensibilizzazione ed informazione per i giovani, per metterli in guardia sulle sfide presenti sul web. «Queste sfide riguardano giovanissimi che spesso sono ignari dei rischi che corrono. Per quanto riguarda la «sex roulette», in particolare, la scelta di interrompere una gravidanza è un evento che potrebbe avere gravi ripercussioni sulla salute mentale di una donna sia nel breve che nel lungo termine. Non usare protezioni durante i rapporti non solo può provocare gravidanze indesiderate ma anche il contagio di malattie sessualmente trasmissibili, le più comuni sono: la candidosi, le infezioni da clamidia, le infezioni da herpes genitali, l’Aids, l’human papilloma virus (hpv), la sifilide, la gonorrea».

Ma ci sono anche altre challenge molto pericolose che hanno nomi come «for sale» o «asta dei bambini» (in quest’ultimo caso la Procura starebbe già indagando su un’asta arrivata a 16mila euro). Ed è solo la punta di un iceberg di una serie infinita di trappole virtuali: si va dall’adescamento online di minori (sui social ma anche attraverso app o videogiochi apparentemente innocui) alla sextortion, estorsione sessuale con ricatti in denaro, furti di account e identità, truffe e altro ancora.

La domanda nasce spontanea: genitori dove siamo? Non voglio scaricare la colpa su due esseri che cercano di fare di tutto per tenere insieme: famiglia, casa, lavoro e figli…e che spesso non hanno neanche il tempo né gli strumenti cognitivi per far fronte a questo tipo di derive nel web ma questa può essere una buona giustificazione per evitare di affrontare il problema nella segreta speranza (o nella presunzione) che non capiti mai ai miei figli?

E la scuola, l’agenzia educativa dopo la famiglia cosa fa? Per quello che vedo spesso si limita solo ad offrire campagne di contraccezione. Come se il problema principale fosse evitare una gravidanza o una malattia sessualmente trasmissibile…È chiaro che questo non solo non risolve la pericolosità di queste challenge ma da adulti pensiamo sempre di rispondere con un oggetto o una pillola. Invece questi ragazzi andrebbero aiutati a riscoprire il senso della loro vita, delle scelte, del significato dell’amore. Chi li guida? Chi li accompagna? Chi sostiene i genitori? Abbiamo perso di vista il nostro ruolo di condottieri così impegnati forse anche noi adulti a sperimentarci nell’agone culturale di questo tempo. Intanto i nostri figli pagano il prezzo più alto.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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