UDIENZA DEL PAPA

Papa Francesco: “Diventare cristiano non è un maquillage che ti cambia la faccia”

Papa Francesco dedica l’udienza del mercoledì a san Paolo apostolo e spiega che “diventare cristiano non è un maquillage che ti cambia la faccia, no! Se tu sei cristiano ti cambia il cuore… ma se tu sei cristiano di apparenza, questo non va… cristiani di maquillage non vanno. Il vero cambiamento è del cuore. E questo è successo a Paolo”

Proseguendo il cammino di catechesi sullo zelo apostolico, durante l’udienza di mercoledì 29 marzo, Papa Francesco ha detto di voler mostrare alcune figure che, in modi e tempi diversi, hanno dato testimonianza esemplare di che cosa vuol dire “passione per il Vangelo”. Il primo testimone che ha deciso di prendere come modello è l’Apostolo Paolo.

“La storia di Paolo di Tarso è emblematica su questo argomento. – spiega Francesco – Nel primo capitolo della Lettera ai Galati, così come nella narrazione degli Atti degli Apostoli, possiamo rilevare che il suo zelo per il Vangelo appare dopo la sua conversione, e prende il posto del suo precedente zelo per il giudaismo”. Il papa nota come fosse “un uomo zelante per la legge di Mosè per il giudaismo e dopo la conversione questo zelo continua ma per proclamare, per predicare Gesù Cristo”. 

Nota il Santo Padre che “Paolo era un innamorato di Gesù”. se il suo slancio “prima voleva distruggere la Chiesa, dopo invece la costruisce”. 

“Che succede dalla distruzione alla costruzione? Che cosa è cambiato in Paolo? In che senso il suo zelo, il suo slancio per la gloria di Dio è stato trasformato?”, domanda il pontefice davanti ai fedeli riuniti.

E poi risponde citando un atro santo: “San Tommaso d’Aquino insegna che la passione, dal punto di vista morale, non è né buona né cattiva: il suo uso virtuoso la rende moralmente buona, il peccato la rende cattiva”. 

Nel caso di Paolo, “ciò che lo ha cambiato non è una semplice idea o una convinzione: è stato l’incontro con il Signore risorto – non dimenticate questo, quello che cambia una vita è l’incontro con il Signore – è stato per Saulo l’incontro con il Signore risorto che ha trasformato tutto il suo essere”. Infatti, “l’unico che può cambiare i nostri cuori è lo Spirito Santo”. A questo punto Francesco fa notare che è sempre per opera dello Spirito Santo che noi possiamo ricevere Cristo nell’Eucaristia: “il pane e il vino non scompaiono, ma diventano il Corpo e il Sangue di Cristo”. Allo stesso modo, “lo zelo di Paolo rimane, ma diventa lo zelo di Cristo”.

Leggi anche: “Si è sempre fatto così”: un rifugio che ammala la Chiesa. Parola di papa Francesco (puntofamiglia.net)

“Il Signore lo si serve con la nostra umanità, – sottolinea il papa – con le nostre prerogative e le nostre caratteristiche”. “Diventare cristiano non è un maquillage che ti cambia la faccia, no! Se tu sei cristiano ti cambia il cuore ma se tu sei cristiano di apparenza, questo non va… cristiani di maquillage non vanno. Il vero cambiamento è del cuore. E questo è successo a Paolo”. 

Ne è certo il papa: “La passione per il Vangelo non è una questione di comprensione o di studi, che pure servono ma non la generano; significa piuttosto ripercorrere quella stessa esperienza di caduta e risurrezione che Saulo/Paolo visse e che è all’origine della trasfigurazione del suo slancio apostolico”. 

Infatti, “Tu puoi studiare tutta la teologia che vuoi, tu puoi studiare la Bibbia e tutto quello e diventare ateo o mondano, non è una questione di studi; nella storia ci sono stati tanti teologi atei! Studiare serve ma non genera la nuova vita di grazia”. Bisogna allora ricordare che, come dice S. Ignazio di Loyola: “Non il molto sapere sazia e soddisfa l’anima, ma il sentire e il gustare le cose internamente”.

Non basta essere religiosi, pregare, osservare i comandamenti. Bisogna chiedersi: “Ma dov’è Gesù nella tua vita? Hai incontrato Gesù, hai parlato con Gesù?” 

Per il papa “questa è una cosa che ci manca tante volte, un cristianesimo non dico senza Gesù ma con un Gesù astratto… Quando entra Gesù nella tua vita, come è entrato nella vita di Paolo, Gesù entra e cambia tutto”. “Se non è entrato Gesù nella tua vita non è cambiata. Tu puoi essere cristiano di fuori soltanto”. 

Infine, “Possiamo fare una ulteriore riflessione sul cambiamento che avviene in Paolo, il quale da persecutore diventò apostolo di Cristo. – dice Francesco – Notiamo che in lui si verifica una specie di paradosso: infatti, finché lui si ritiene giusto davanti a Dio, allora si sente autorizzato a perseguitare, ad arrestare, anche ad uccidere, come nel caso di Stefano; ma quando, illuminato dal Signore Risorto, scopre di essere stato un bestemmiatore e un violento, allora incomincia a essere davvero capace di amare”. 

Per il papa, questa è la strada. Se uno di noi dice: “Ah grazie Signore, perché io sono una persona buona, io faccio le cose buone, non faccio peccati grossi…”, non è una buona strada, “è una strada che non ti giustifica, ti fa un cattolico elegante, ma un cattolico elegante non è un cattolico santo”. 




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