Da quanto tempo non porti a cena tua moglie? Quei momenti che servono per creare intimità

di Francesco Arnaldi

Se la frenesia della vita rischia di intaccare la mia quotidianità, c’è un aspetto che devo preservare assolutamente: il rapporto di coppia. Non può finire nella centrifuga degli impegni. Potete parlare col vostro coniuge per un’ora di fila programmando la settimana e prendendo decisioni sulla gestione della casa e dei figli, ma non illudetevi: non basta. Occorre ritirarsi, creare intimità…

Domani porterò mia moglie a pranzo fuori. Non posso dirvi dove, perché è una sorpresa e non vorrei che lo scoprisse leggendo questo articolo! Ad ogni modo, ci prenderemo un po’ di tempo per noi. Le motivazioni sono tante: voglia di staccare un attimo, il piacere di un bel pranzetto, cambiare un po’ aria. Principalmente però il motivo per cui voglio fare questo è per parlarle. Parlarle e ascoltarla. 

Lo so, sembra una banalità. Viviamo insieme, abbiamo tre figli, vi assicuro che ci parliamo tantissimo durante la giornata, ma non è la stessa cosa. Il “come stai?” chiesto di sfuggita al rientro dal lavoro non ha lo stesso valore di un “come stai?” chiesto seduti a un tavolo, nella pace e nella tranquillità, guardandola negli occhi. Se la frenesia della vita rischia di intaccare quasi tutti gli aspetti della mia quotidianità, c’è un aspetto che devo preservare: il rapporto di coppia. Non può finire nella centrifuga degli impegni e delle mille cose da fare.

Potete parlare col vostro coniuge per un’ora di fila programmando la settimana, facendo insieme la lista della spesa, prendendo decisioni sulla gestione della casa e dei figli, ma non illudetevi: quell’ora a parlare di organizzazione non basta. Occorre ritirarsi, creare intimità, far uscire quello che abbiamo dentro e che magari non conosciamo neanche noi, finché l’altro non ci aiuta ad aprirci chiedendo con sincerità e ascoltando con pazienza.

Ho già scritto qualche settimana fa dell’importanza di verbalizzare. Ora scrivo sull’importanza di creare momenti per farlo! Dobbiamo predisporre noi stessi a questa condivisione profonda con il coniuge, facendogli anche sentire che stiamo creando un momento appositamente per lui/lei. Certo, quando dopo cena mettiamo a letto i bimbi e ci sediamo sul divano, possiamo parlare tranquilli, e cerchiamo di farlo. Ma quanto è bello vedere che il nostro coniuge si spende per organizzare un bel momento insieme. Sono piccoli gesti, ovvio, ma è un’attenzione che già predispone l’altro all’apertura, al dialogo.

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Si sa, nella vita non bisogna mai fermarsi. Se ti fermi, vai indietro. E questo vale anche nel rapporto di coppia. Quand’è l’ultima volta che hai condiviso col tuo sposo, la tua sposa i tuoi sogni e i tuoi desideri? Qui, sale subito una possibile obiezione: “Ma dopo sette anni di matrimonio, ormai li conosce benissimo i miei sogni e i miei desideri!”. Ha una sua logica, non lo nego. E invece dovete continuare a dirli, continuare a raccontare, anche se sono sempre le stesse cose. Perché se smettete di dirli, se smettete di verbalizzarli, prima o poi smetterete anche di pensarli. È quello che è successo a me.

Dopo aver condiviso tanto (beh, tanto per i miei standard…) a un certo punto ho smesso di parlare con mia moglie dei miei sogni, dei miei progetti. Mi sembrava inutile farlo, per i motivi detti prima. E lentamente, molto lentamente, quasi senza accorgermene, ho smesso di pensarci anche io. E mi sono ritrovato, a un certo punto, a non avere più quei desideri profondi che tanto mi animavano un tempo, e che tanto mi aveva unito con mia moglie nei primi anni.

Una volta capito questo, mi sono dovuto riattivare per risvegliare in me quell’antica passione, e il primo passo è stato ricominciare, semplicemente, a parlarne! Senza l’ansia di essere monotoni o noiosi. Spesso abbiamo paura che gli altri pensino di noi semplicemente quello che sotto sotto noi già pensiamo di noi stessi. 

Quindi parlate, senza paura, create momenti per farlo, ditevi sempre tutto ciò che alberga nel vostro cuore, e poi affidate tutto quello che vi dite a Gesù: lui saprà come farlo fruttare.




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