C’è sempre un calendario ben in vista sulla mia scrivania. Mi piace evidenziare i giorni più importanti, gli appuntamenti che mi aspettano. Lo scorrere del tempo non mi procura ansia, anzi ogni nuova alba è una possibilità, un’opportunità di incontro e di scoperta. Che sia vita familiare o lavorativa, a dir la verità non sono molto avvezza a queste linee di demarcazione così nette, l’importante è avere un tempo da vivere pienamente, un tempo in cui donarsi. Ed è così che mentre stai vivendo a pieni polmoni ogni istante, capita come oggi di guardarsi indietro per il tempo di un ricordo e di fare memoria dei giorni di luce.

Emergono, insieme ai ricordi, le emozioni e le ansie, l’adrenalina che scorreva nelle vene, il desiderio di iniziare una nuova avventura con i pochi mezzi a disposizione e la paura di non riuscire a sostenere il peso del lavoro. Sono questi i sentimenti che albergavano nel nostro cuore nelle ore precedenti al battesimo del magazine on line di Punto Famiglia. Era il 23 febbraio 2015, memoria di san Policarpo, vescovo e martire. Sono trascorsi 8 anni. Anche durante i tempi più duri della pandemia siamo rimasti accanto ai nostri lettori arricchendo gli articoli con podcast e video.

Il magazine on line costituisce un punto di svolta nel lavoro editoriale della casa Editrice Punto Famiglia. Un passaggio che ci ha permesso di coniugare la carta stampata con un lavoro intelligente ed esigente di presenza nel mondo dell’informazione e del giornalismo in rete. Una presenza che dia voce alla riflessione sulla famiglia, sulle sfide che oggi è chiamata ad affrontare ma che dia innanzitutto fiato alle storie familiari. Chi legge ogni giorno il nostro magazine, sa che accanto ad un’opera attenta di informazione sulle notizie che riguardano la famiglia, troverà soprattutto la vita reale, quella ordinaria, fatta di fatiche e di sudore, di gioie e di piccole conquiste. In poche parole, il terribile quotidiano letto e raccontato attraverso il filtro della speranza.

E la nostra speranza ha un solo nome e un solo volto: Gesù Cristo. San Giovanni Paolo II, al quale abbiamo dedicato la nostra fatica editoriale, in una lontana Giornata delle Comunicazioni nel 2002 scriveva: “Internet permette a miliardi di immagini di apparire su milioni di schermi in tutto il mondo. Da questa galassia di immagini e suoni, emergerà il volto di Cristo? Si udirà la sua voce? Perché solo quando si vedrà il Suo Volto e si udirà la Sua voce, il mondo conoscerà la “buona notizia” della nostra redenzione. Questo è il fine dell’evangelizzazione e questo farà di Internet uno spazio umano autentico, perché se non c’è spazio per Cristo, non c’è spazio per l’uomo”.

Restare a galla nello sconfinato mare di internet, solcato da corazzate con alle spalle grandi gruppi editoriali, non è semplice. Offrire contenuti che siano di buona qualità, raccontare storie che profumano di speranza è una sfida esigente in un mondo digitale dove tutto sembra scorrere velocemente a colpi di click. Ma il desiderio di cose buone sembra non aver abbandonato il cuore dell’uomo. La crescita vertiginosa dei lettori del magazine è per noi il segno che siamo sulla buona strada e che si desidera ancora leggere qualcosa che testimoni che la famiglia è una buona notizia.

Oggi dunque voglio ringraziare innanzitutto voi cari lettori, voi che scrivete alla nostra redazione le vostre storie intrise di fatica e di gioie, che ci incoraggiate ad andare avanti in questo progetto editoriale, che ci sostenete condividendo i nostri articoli sulle pagine dei vostri social. Grazie agli operatori e ai collaboratori che con eroica fedeltà e costanza portano avanti questa faticosa ma esaltante avventura. Grazie a tutti! Siamo consapevoli che siamo solo un piccolo strumento del Suo grande Amore.

Vai all'archivio di "Con gli occhi della fede"