LIBRI SUI SANTI
“Il santo di Auschwitz”, un libro su Massimiliano Kolbe. Quando l’amore è “il tag” della vita
Oggi proponiamo un libro, “Il santo di Auschwitz” (La Bussola, 2023), scritto da don Eugenio Merrino, dove si parla di san Massimiliano Kolbe, la cui fama è passata alle cronache per aver dato la sua vita in cambio di un condannato. Oggi i giovani hanno più bisogno di testimoni che di maestri: questa la ferma convinzione dell’autore.
“Il Santo di Auschwitz” è un libro scritto da un sacerdote, don Eugenio Merrino, classe ’85, con l’intento di avvicinare i giovani alla figura di san Massimiliano Kolbe.
Troppo spesso, secondo don Eugenio, i ragazzi sono abituati a mettere la parola “io” al centro dei loro discorsi ed interessi, credendo che la felicità si trovi principalmente nel pensare a sé stessi.
Eppure, l’egoismo è una trappola, un falso idolo: non solo fa male a coloro che abbiamo intorno, prima di tutto fa male a noi, che siamo stati creati per l’amore e troviamo una gioia vera solo quando usciamo da noi stessi e ci doniamo al prossimo.
San Massimiliano Kolbe tutto ciò lo ha compreso ed incarnato. E, pur essendo vissuto in un’altra epoca, può essere un modello molto importante anche per i ragazzi di oggi
Il testo, edito da La Bussola (e pubblicato nel gennaio 2023) trova la sua genesi nel mondo accademico della Facoltà San Bonaventura di Roma, quando, durante gli studi, l’autore si imbatté nella citazione di Papa Paolo VI: «L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri».
Il libro non si presenta allora come un manuale di storia, piuttosto racconta la storia di un uomo (prima ancora che di un santo), la cui fama è passata alle cronache per aver dato la sua vita in cambio di un condannato. Quest’ultimo, sopravvissuto proprio grazie a Massimiliano Kolbe, ne ha poi narrato le virtù.
Poiché i giovani amano le storie e i testimoni più che i “maestri” (i maestri sono ascoltati solo se testimoni credibili), don Eugenio ha deciso di narrare una vicenda vera, dalla quale, senza grandi discorsi teorici, emergono da sole le verità del Vangelo.
Leggi anche: San Massimiliano M. Kolbe: apostolo mariano al tempo dell’inferno (puntofamiglia.net)
Ecco cosa dice don Eugenio:
In un mondo dove l’espressione “Io” è imperante in ogni relazione, desidero oggi venire a te, per fermarmi a riflettere su quel “tu” che è così tanto fuori moda. San Paolo afferma: “Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno”. San Massimiliano M. Kolbe, donando la propria vita, offrendosi al posto di un altro condannato, fa di quest’ultima espressione il suo manifesto di vita, o come direste voi giovani oggi, il suo “tag”.
Certamente, spiega l’autore, il testo non “edulcora la realtà”, non nasconde il dolore, che fa parte di ogni cammino terreno, compreso quello dei santi (tantopiù se vittime di martirio, come in questo caso), ma vuol mostrare un orizzonte grande, quello della vita eterna, in vista del quale anche il dolore non è vano e trova un suo senso. È la croce che, da strumento di morte, si trasforma in passaggio verso una vita più vera. Solo per chi ama, però. Perché è l’amore il motore, la forza dei santi, è l’amore che vince ogni male.
Per info: https://www.labussolaedizioni.it/it/pubblicazioni/il-santo-di-auschwitz-eugenio-merrino-9791254742273.htmlPer approfondire: https://www.youtube.com/watch?v=p31E3foqXZA : Audio/lettura del testo: https://www.youtube.com/watch?v=kdoVWCCCxuk
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