Vita parrocchiale La rivoluzione della fraternità Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 21 Ottobre 2022 Nessun commento su La rivoluzione della fraternità di don Domenico D’Ambrosi Come vivere la sinodalità nelle comunità parrocchiali? È possibile vivere l’ideale della fraternità? Quali sono i passi da fare e le scelte da compiere? Proviamo a riflettere insieme… di don Domenico D’Ambrosi Proviamo a parlare di sinodalità all’interno delle parrocchie. Vorrei suggerire delle piste di riflessione alla luce di tre scelte, tre verbi e tre slogan. Alla luce di tre scelte In una Parrocchia dove sono stato, al culmine del Viale che accede all’Oratorio ho fatto scrivere: “Io sono per la Fraternità”. Questa dichiarazione dice la scelta, lo spirito, l’ideale del cammino della vita cristiana, che permette di sperimentare lo stare insieme come piace a Gesù: “Uno solo è il vostro Padre e voi siete tutti fratelli”. Questa dichiarazione apre la mente e il cuore a quei gesti che fanno costruire e crescere la COMUNITÀ, realizzando così la Promessa meravigliosa di Gesù: “Dove due o più sono uniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. Sì, la scelta dell’ideale della fraternità, il riconoscere e chiamare l’altro/a “fratello”, “sorella”, fa fare il più bel salto di qualità: fa vivere il Vangelo, genera la Comunità! Perciò la fraternità deve essere la nostra bandiera! Deve essere il centro delle nostre attenzioni. Dobbiamo nutrire sentimenti fraterni verso tutti, superare ogni tipo di pregiudizio ed eliminare tutte le barriere di orgoglio e di presunzione che ci impediscono di andare incontro all’altro per trattarlo da fratello, per trattarlo vedendo e amando Gesù in lui. Sappiamo che i più grandi ostacoli alla fraternità sono dentro di noi, nei nostri attaccamenti culturali e di appartenenza, nei nostri concetti e convinzioni. Lasciamo che l’amore reciproco prevalga su tutto e invada i nostri cuori e le nostre anime, affinché possiamo vivere da fratelli e sorelle nelle nostre Comunità. Questa è la rivoluzione del Vangelo vissuto! Questa è la gioia del Vangelo! Questa gioia Gesù vuol vedere abitare in noi e tra noi! Questa è la Comunità, la Chiesa che piace a Gesù! Che attua il Concilio Vaticano II! Che si unisce al sogno di Papa Francesco: UNA CHIESA SINODALE! QUESTA è la SINODALITÀ! Alla luce di tre verbi Il 5 maggio 2002 Giovanni Paolo II è venuto ad Ischia e alla Comunità Cristiana che lo circondava consegnò tre verbi da vivere: ACCOGLIERE – ASCOLTARE – AMARE! Sono tre A che dicono lo stile dei cristiani aperti al Vangelo, maturi nello spirito, disponibili a rinnovare insieme la storia umana. Per poter meglio comprendere come vivere queste tre A si consiglia di leggere gli articoli precedenti: Leggi anche: Il profumo della sinodalità Leggi anche: Il profumo della sinodalità in famiglia Alla luce di tre slogan Queste tre A lanciano i cristiani a realizzare insieme, tre slogan: Viviamo insieme il Vangelo, in particolare: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. È la Scuola di Gesù! È la VIA da percorrere! È la volontà del PADRE! Viviamo insieme l’Eucarestia, che ci fa Comunità, Famiglia, in particolare la domenica, ogni domenica perché l’IDEALE per cui vivere è una Persona: GESÙ! Viviamo insieme per il Paradiso, la nostra META, in particolare la vita di ciascuno di noi, diventi una goccia di Paradiso per l’umanità nel proprio ambiente, con un’attenzione e predilezione vigile e premurosa per i sofferenti, i poveri, gli emarginati, favorendo l’integrazione sociale e nella Comunità stessa. È possibile perché lo SPIRITO SANTO abita in noi e accende la fantasia dell’amore concreto! Come S. Filippo Neri diciamo e cantiamo: “Paradiso … Paradiso … preferisco il Paradiso!”. Chi dà il “là”, ossia il principio, la spinta a dar vita a queste tre scelte, a questi tre verbi e a questi tre slogan? Ovviamente IL PARROCO, dando esempio di vivere il suo servizio alla luce dell’ECCLESIOLOGIA DI COMUNIONE, perché UOMO DI COMUNIONE. Egli così sa preferire e trasmettere con convinzione ed entusiasmo la proposta della Chiesa Sinodale, della Comunità Parrocchiale nella dimensione Sinodale. Coinvolge, innanzitutto, il Consiglio Pastorale Parrocchiale, il Consiglio degli Affari Economici, tutte le realtà vive e attive (Associazioni, Movimenti e vari Gruppi) che esprimono la bellezza della comunità Parrocchiale: una Comunità viva, coinvolta e coinvolgente, che con il proprio parroco vive la dimensione di essere ciascuno “Buon Pastore” e “Buon Samaritano” nel proprio Territorio. Vediamo così risplendere e fruttificare le tre A di Papa S. Giovanni Paolo II. “COMUNITÀ DI …… (nome della propria Parrocchia), ACCOGLI- ASCOLTA- AMA”. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Fraternità, Parrocchia, San Giovanni Paolo II, sinodalità ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. 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No, affittare l’utero non è come donare un rene Più vita e più famiglia contro la solitudine, una primavera demografica per ritrovare la speranza 15 ottobre, giornata internazionale della consapevolezza del lutto prenatale «Sanità e santità»: un binomio da approfondire e da curare Cambia impostazioni cookie Close GDPR Cookie Settings Panoramica privacy Cookie strettamente necessari Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Powered by GDPR Cookie Compliance Panoramica privacy Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili. 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