Teologia

Ad Agropoli ritorna il Festival della Teologia: si discute della fraternità

Festival della Teologia

È da cinque anni ormai che nel periodo estivo si rinnova nell’incantevole territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni l’appuntamento con il Festival della Teologia “Incontri”. Una iniziativa che coinvolge diverse realtà del mondo associativo cattolico e tre Diocesi, quella di Vallo della Lucania, quella di Teggiano-Policastro e l’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. Quest’anno il 3, 4 e 5 agosto si svolgeranno ad Agropoli (SA) le tre serate del Festival sul tema della Fraternità, mentre parallelamente accompagnerà il percorso la Mostra itinerante “Francesco. Animus loci” facendo tappa, oltre che ad Agropoli anche a Caggiano (agosto), Teggiano (settembre) e Napoli (ottobre). Ne parliamo con Vito Rizzo, direttore del Festival. 

Qual è il valore di questa iniziativa?

Il Festival della Teologia “Incontri” nasce dall’esigenza di condividere la “perla preziosa” anche nei luoghi più improbabili e tanto con i vicini quanto con i lontani. Di qui l’idea di promuovere degli appuntamenti in piazza in alcune delle principali località turistiche della Campania proprio nei giorni di maggior affluenza. Siamo partiti nel 2017 scegliendo quale primo tema la Felicità, per poi continuare di anno in anno toccando il tema della Vita, della Donna, della Giustizia e quest’anno della Fraternità. Per ogni edizione abbiamo immaginato un percorso da sviluppare attraverso diversi relatori, tutti docenti universitari, che intrecciando le rispettive competenze hanno potuto offrire al pubblico delle chiavi di lettura per un percorso interiore sempre proiettato alla realtà quotidiana.

Come avviene la scelta dei temi e dei relatori?

All’organizzazione del Festival concorrono diverse realtà: innanzitutto l’associazione “fabbrica di idee” e l’Azione Cattolica che si avvalgono a loro volta del coordinamento scientifico del direttore dell’Istituto di Scienze Religiose “San Matteo” di Salerno, il biblista Don Bruno Lancuba. L’idea è quella di tirar fuori dalle aule accademiche la bellezza dell’impegno scientifico delle realtà accademiche che operano nel nostro territorio dando l’opportunità al grande pubblico di approfondire dei temi di largo interesse. La teologia non è qualcosa che si può relegare all’interesse dei seminaristi o dei consacrati ma è una ricerca che deve accompagnare l’intero popolo di Dio e, perché no, anche quanti si considerano lontani ma a cui il Signore non smette mai di rivolgersi.

Quest’anno il tema scelto è quello della fraternità; come sarà affrontato?

La fraternità è uno dei temi principali della Bibbia, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento. È un tema che raccoglie in pieno la drammaticità della relazione tra Dio e l’uomo e degli uomini tra di loro, basti pensare alle figure di Caino e Abele nella Genesi per poi giungere alla fraternità universale in Gesù Cristo. Ma la fraternità è qualcosa che non interroga solo la teologia ma le intere scienze umane; di qui l’idea, nello spirito anche della Veritatis gaudium di Papa Francesco, di affidare il tema dapprima allo psicologo Antonio Francese, docente di psicologia e di psicologia delle religioni presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – ISSR “San Matteo” di Salerno che descriverà la fraternità nella sua dimensione di desiderio umano, la seconda sera la sociologa Stefania Sorgente, docente di sociologia e di sociologia delle religioni sempre presso il “San Matteo”, ritornerà sul tema offrendo una chiave di lettura della fraternità quale esigenza sociale, mentre l’ultima sera si toccherà la prospettiva teologica della fraternità e nell’occasione sarà conferito il Premio Incontri 2022 alla prof.ssa Pina De Simone, coordinatrice del biennio di specializzazione in Teologia Fondamentale presso la Sezione “San Luigi” della Pontifica Facoltà di Napoli. L’indirizzo ha assunto da anni la prospettiva di una teologia dell’esperienza religiosa nel contesto del Mediterraneo, un ponte di dialogo che – come ha sottolineato anche Papa Francesco nella sua visita a Posillipo nel 2019 – si propone come una novità per una ricomprensione stessa della ricerca teologica. Pina De Simone nel suo impegno accademico porta avanti con grande cura la prospettiva del dialogo quale ponte di fraternità, rappresentando così il volto di una teologia che si interroga, che si mette in ricerca e che “esce per le strade” per ascoltare Dio che si rivela in forme sempre nuove e creative.

Negli anni il Premio Incontri è andato a testimoni importanti nel mondo cattolico, qual è il valore di tale riconoscimento?

A partire dalla seconda edizione abbiamo pensato di legare il tema del Festival a una testimonianza di vita che potesse farsi interprete concreta dell’esperienza del Vangelo ai nostri giorni: nel 2019 il premio sul tema della vita è andato a Marina Casini Bandini, Presidente Nazionale del Movimento per la Vita, nel 2020 sul tema della donna è andato ad Antonia Salzano Acutis, mamma del beato Carlo, nel 2021 sul tema della giustizia è andato a Gianluca Guida, direttore del Carcere minorile di Nisida a Napoli e quest’anno, come detto, alla teologa Pina De Simone. Ciascuno di loro incarna il Vangelo nell’ambito in cui è chiamato ad operare e questa è la più bella testimonianza e il più bell’esempio che si può offrire all’attenzione delle persone proprio per riscoprire, nel quotidiano, il volto di Gesù che opera nei diversi contesti e nelle forme più varie.

Quali altre novità ci saranno nell’edizione di quest’anno?

A parte la bella Mostra itinerante con le opere di Rosa Cianciulli che sarà inaugurata il 3 agosto, il 4 agosto saranno ospiti del Festival una delegazione di bambini profughi del Saharawi che partecipano ad un progetto promosso dall’associazione Piccoli Ambasciatori di Pace, mentre il 5 agosto sarà la volta dei Missionari Saveriani con un gruppo di giovani impegnati in un campo scuola a Scampia a cui partecipa anche una delegazione di Scout provenienti dalla Francia.

Come sarà possibile seguire il Festival?

Naturalmente in piazza della Repubblica ad Agropoli il 3, il 4, il 5 agosto a partire dalle 21.00, in TV l’evento sarà trasmesso sul territorio della Regione Campania al canale 180 (Cilento Channel – Unica TV) oltre che in streaming e su Facebook attraverso la pagina dell’Azione Cattolica della Diocesi di Vallo della Lucania.




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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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