Fidanzamento Siamo così: uno sguardo al futuro, i piedi per terra e il cuore in Cielo Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 25 Luglio 2022 Nessun commento su Siamo così: uno sguardo al futuro, i piedi per terra e il cuore in Cielo Testimonianza di Myriam ed Emanuele Siamo Myriam ed Emanuele, 23 e 25 anni, viviamo a Roma e siamo fidanzati da due anni, quasi laureati in Psicologia e quasi marito e moglie. Ci piace descriverci con lo sguardo rivolto al futuro, con i piedi per terra e il cuore in Cielo. Spesso chi ci incontra per la prima volta, osservandoci, dice che sembriamo fratelli… noi sorridendo rispondiamo: “Sarà perché siamo entrambi figli di Dio o per la somiglianza di naso”. La verità è che io ed Emanuele siamo accumunati dallo stesso desiderio di testimoniare la Luce di Dio agli altri: è un sogno che ci siamo dichiarati reciprocamnete sin dai primi giorni di frequentazione e cerchiamo di non perdere occasione per realizzarlo. Ecco perché siamo qui oggi, arrivati da Roma in piena scrittura della Tesi di Licenza. Stasera vogliamo raccontarvi della nostra amicizia con Gesù. Poco più di due anni fa abbiamo stretto un’alleanza con Lui, nulla di straordinario: semplicemente leggendo il Vangelo abbiamo ascoltato le sue promesse, gli abbiamo creduto e abbiamo deciso di seguirlo. Abbiamo scelto di vivere un fidanzamento cristiano nella castità e nella verità perché riconosciamo che questa è la strada per la felicità. Il resto lo ha fatto tutto Lui e non ci siamo sentiti mai soli. Era Lui che aprì le strade per il nostro primo pellegrinaggio insieme ad Assisi appena fidanzati, quando nonostante le restrizioni covid, uno dei frati di Santa Maria degli Angeli, mentre passava casualmente in segreteria, rispose al telefono e decise di ospitare nel segreto due giovani assetati d’Amore. Quando abbiamo deciso di sposarci con pochi soldi in tasca, c’era Lui che si faceva presente in quell’amica che chiamava al telefono dicendo “Mìmì hanno donato dei vestiti da sposa, li vuoi provare?”. È stato Lui che attraverso la generosità di una coppia di sposi ci ha portati a Fatima per incontrare Maria e riscoprire la sua protezione di Madre e la sua Forza Guaritrice per noi. É stato Lui che all’origine, quando ancora non era iniziata la nostra relazione con Lui, già preparava la strada del nostro incontro a Roma, all’Università Pontificia Salesiana. Era Lui che una sera dello scorso inverno, quando non avevamo i soldi per la cena, bussava alla porta di casa con un metro di pizza in regalo e con la faccia del papà dei bimbi indiani che aiutavamo nei compiti di italiano. Don Silvio [il fondatore del nostro movimento, la Fraternità di Emmaus] scherzando dice che siamo nati con la camicia. È vero, siamo nati con la camicia, siamo nati figli di un Re pronto a riempirci di ricchezze. Basta che decidiamo di affidarci, di gettarci tra le sue braccia e di confidare in Lui. In tutte queste occasioni il Signore non ha fatto altro che ricordarci la sua amicizia. Non ci ha mai delusi, anzi ci ha sempre sorpresi con qualcosa di meravigliosamente inaspettato. E ogni volta risuonano nel nostro cuore le Sue Parole: “Cercate prima di tutto il Mio Regno”. Ieri abbiamo concluso un’esperienza di Grande Grazia in una Parrocchia di Roma, dove abbiamo guidato circa 50 adolescenti come animatori per i bambini dell’oratorio estivo. É stato tanto faticoso, ma il desiderio di essere strumenti per generare il Bene nella loro vita ci ha condotti fino all’ultimo giorno con il cuore stracolmo di benedizioni. Molti di questi ragazzi, che erano perduti, hanno riconosciuto Cristo e hanno iniziato un cammino di salvezza, alcuni di loro hanno raccontato la propria esperienza ieri sera in adorazione. Quello che ascoltavano le nostre orecchie era il Regno di Dio, quei ragazzi erano il Paradiso che si manifestava proprio lì davanti ai nostri occhi. A cena, mentre parlavamo con loro neanche pensavo a cosa stavo mangiando – e chi mi conosce sa quanto mi piaccia gustare il cibo. Mentre quei ragazzi ci confidavano con occhi brillanti il loro piccoli passi verso Gesù eravamo già sazi. Sì! Tutto il resto è in aggiunta. L’appuntamento per le nostre nozze in Cristo è il 30 di questo dicembre. Non sappiamo ancora esattamente dove andremo ad abitare, stiamo cercando un piccolo appartamento in affitto a Roma e intanto facciamo qualche lavoretto per prepararci alle spese del prossimo anno. Continuiamo a camminare e a metterci al servizio con la certezza nel cuore che ci è stato donato già Tutto. Testimonianza alla Veglia vocazionale che si è svolta il 2 luglio presso la Cappella Santi Luigi e Zelia Martin (Angri – SA) organizzata dalla Fraternità di Emmaus Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag castità, Felicità, fidanzamento, Fraternità di Emmaus, Preapararsi alle nozze ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: La preghiera sincera ti salva il matrimonio: la storia di Anna e Filippo “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? Per Paola Binetti sarebbe segno di speranza “Papà per scelta”: quando il sentimentalismo non lascia posto a un dibattito vero Il compleanno di vostro figlio, una tappa del viaggio della vita Chi è causa del suo mal pianga se stesso? 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