“Abbiamo visto il Papa, finalmente non era più solo in piazza San Pietro”

Chiara e Mimmo

Erano 80mila i ragazzi e le ragazze presenti a San Pietro ieri per incontrare il Santo Padre. Abbiamo raccolto la testimonianza di Chiara e Mimmo: “È stato emozionante vedere la Piazza piena, poter cantare liberamente, vedere esplodere sotto i nostri occhi il desiderio dei giovani di vedersi, di incontrarsi dopo due anni di forzato contenimento”.

“Voi non avete l’esperienza dei grandi ma avete qualcosa che i grandi alle volte hanno perduto, voi avete il fiuto della verità“: sono queste le parole con cui il Papa si è rivolto agli 80mila adolescenti presenti in piazza San Pietro nella giornata di ieri 18 aprile. Sono giunti da tutta Italia per incontrare il Santo Padre il Lunedì in Albis, nella luce della Pasqua. “Vi auguro di avere il fiuto di Giovanni e il coraggio di Pietro”, ha detto Francesco ai giovani, indicando di fatto la risposta da dare all’invito di Gesù scelto come slogan per l’incontro “#Seguimi”.

Dopo due anni di solitudine, isolamento e distanziamento finalmente i giovani sono scesi in piazza e si sono radunati intorno al Papa, davanti a una Basilica illuminata da uno splendente sole di primavera. In un contesto storico di guerra e di paura è questa l’Italia che vogliamo raccontare, una Italia giovane fatta di ragazzi che cercano la verità, si stringono nell’abbraccio della Chiesa e scelgono la parte migliore dell’esistenza. 

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#Seguimi è lo slogan scelto per l’incontro degli adolescenti italiani con Francesco. 80mila i ragazzi di età compresa tra i dodici e i diciannove anni. Tra loro c’erano anche Chiara e Mimmo, sposi e genitori in cammino da anni: “Abbiamo accompagnato, come famiglia, la nostra bambina preadolescente, coinvolgendo anche altre sue amiche. È stato emozionante vedere la Piazza piena, poter cantare liberamente, vedere esplodere sotto i nostri occhi il desiderio dei giovani di vedersi, di incontrarsi dopo due anni di forzato contenimento. Alcuni hanno raccontato lo stato depressivo di un cuore giovane costretto all’isolamento e quel momento per loro rappresentava una rinascita. Il momento culminante è stato vedere il Papa passare nella folla, finalmente non era più solo come abbiamo dovuto abituarci a vederlo negli ultimi anni. Finalmente il popolo di Dio era di nuovo riunito ai piedi della Basilica. La mia bambina poteva quasi toccare il Santo Padre e abbiamo avuto il privilegio di poter essere benedetti come famiglia. Grazie a questo incontro abbiamo sperimentato il senso della gioia e della pienezza dopo il digiuno e il vuoto della solitudine, il senso della luce che annienta le tenebre”.




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Ida Giangrande

Ida Giangrande, 1979, è nata a Palestrina (RM) e attualmente vive a Napoli. Sposata e madre di due figlie, è laureata in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli, Federico II. Ha iniziato a scrivere per il giornale locale del paese in cui vive e attualmente collabora con la rivista Punto Famiglia. Appassionata di storia, letteratura e teatro, è specializzata in Studi Italianistici e Glottodidattici. Ha pubblicato il romanzo Sangue indiano (Edizioni Il Filo, 2010) e Ti ho visto nel buio (Editrice Punto famiglia, 2014).

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