Il West Virginia vieta l’aborto dei bambini con Sindrome di Down, una volta tanto una buona notizia
Vietato abortire bambini con Trisomia 21: non è un sogno. È la realtà e accade negli Stati Uniti, precisamente nel West Virginia.
Non è la prima volta che, con estremo piacere, segnaliamo l’apertura di alcuni Stati d’America alla vita attraverso l’applicazione di norme che limitano o, in taluni casi, vietano l’aborto. È stato così per il Texas la patria di Abby Jhonson protagonista del film Unplanned, a cui si sono progressivamente aggiunti Alabama e Mississipi. Questa volta è il turno del West Virginia dove è stata approvata una misura a favore della vita. In particolare questo disegno di legge vieterebbe di praticare l’aborto sui bambini con Sindrome di Down, ma non è rivolta solo ai piccoli affetti da Trisomia 21.
Il testo della legge intende, infatti, proteggere i bambini non ancora nati a cui è stata diagnosticata una disabilità e richiede ai medici di fornire materiale educativo e informazioni sui sistemi di supporto disponibili per le famiglie che crescono bambini diversamente abili.
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La notizia ci rallegra profondamente dato che ci sono zone nel mondo in cui i bambini con Sindrome di Down sembravano una specie in via di estinzione. Il Nord Europa, Svizzera ma anche Spagna e Francia dove gli aborti a causa della Trisomia 21, nel 2021, hanno raggiunto il picco del 96 per cento.
E ci rallegra ancora di più sapere che uno strumento prezioso come la diagnosi prenatale non presti il fianco alle interruzioni di gravidanza, ma diventi un mezzo di solidarietà sociale e di valorizzazione della vita in qualsiasi forma si presenti. Sono decisamente queste le notizie che vorremmo dare ogni giorno.
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