9 Marzo 2022

Arruoliamoci nell’esercito del Principe della pace

Mio figlio mi mostra un cartone animato che viene proposto ai bambini russi per spiegare la guerra tra la Russia e l’Ucraina. Secondo la propaganda avviata dal presidente Vladimir Putin i piccoli devono cogliere il significato del conflitto tra “due paesi amici da tanto tempo”. Chiaramente è presentata l’istanza russa con tutte le sue ragioni. I protagonisti, Vanya e Kolya, hanno le sembianze di due giovanissimi studenti, compagni di classe e di banco: il primo simboleggia la Russia, mentre il secondo il nemico della guerra, cioè l’Ucraina. Ogni personaggio è associabile ad una Nazione sulla base della bandiera disegnata sul maglione.

Nonostante la lunga amicizia, Kolya si separa dall’amico, cambia classe e nome. Stringe nuove amicizie, anche con gli Stati Uniti, e, mediante un bastone, inizia a colpire gli ex compagni di classe come le repubbliche popolari di Lugansk e Doneck. Vanya, ossia la Russia, accorre in soccorso e tenta di stoppare l’amico di un tempo spezzandogli il bastone, ma sia gli USA sia l’Occidente prendono le parti dell’Ucraina nella guerra.

Il contenuto del messaggio veicolato è pressoché identico alla dichiarazione di Putin, trasmessa nella notte di giovedì 24 febbraio. In nemmeno 3 minuti si mostra ai bambini che non si tratta di un conflitto bellico, bensì di un tentativo di disarmamento dell’Ucraina e di riportare la pace, purché la popolazione locale lo desideri. Surreale? No, in perfetta linea con ciò che gira sui media russi. Tv, giornali, radio trasmettono una versione totalmente diversa dalla realtà.

Un collega del Corriere della Sera dall’Italia ha passato tutta la giornata sui siti dei media russi, tv, giornali che raccontano tutta un’altra storia. “Un mondo dove quelli che quasi tutto il pianeta considera vittime sono aggressori e gli invasori diventano buoni samaritani. Dove ciò che viene riferito da centinaia di giornalisti internazionali e mostrato da immagini filmate sono solo colossali bufale. Fake, come hanno imparato a dire i russi di fronte a qualsiasi notizia che non vada bene al signore del Cremlino. Una realtà alternativa talmente radicata che una buona parte degli 11 milioni di russi che hanno parenti in Ucraina non credono ai loro cari quando questi raccontano delle distruzioni, dei profughi e delle vittime”.

Insomma l’inganno che si vincola alla violenza. Mentono e sanno di mentire e questo basterebbe a definire l’azione malvagia e perversa. Le immagini reali e i volti degli intervistati dai giornalisti sul fronte della guerra sono ahimè reali e senza angosciarci è necessario rispondere con tutto l’amore e la solidarietà possibile. Il principe delle tenebre è all’opera e noi dobbiamo arruolarci nell’esercito del Principe della pace.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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