28 Febbraio 2022

Impariamo a riconoscere le luci di Dio pur tra le pagine buie della storia

La lettura degli eventi non può essere solo socio-economica e politica. Mentre scrivo si stanno svolgendo le contrattazioni tra ucraini e russi al confine con la Bielorussa sperando che trovino un accordo. Intanto è scattata una gara di solidarietà in Ucraina e in tutta Europa, commovente e meravigliosa.

Ieri leggendo un’intervista apparsa su Vatican news al nunzio apostolico, l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, ho trovato una luce che nei momenti della storia più bui e inquietanti, Dio accende nel cuore dei suoi figli.  Rispondendo al giornalista che gli chiede quale lettura dà agli eventi che sta vivendo – ricordo che si trova a Kiev e si muove in casa con uno zaino in spalla con tutto il necessario in caso di fuga -, dice: “Mi viene da pensare che se fossi Dio e vedessi una grandissima solidarietà tra gli esseri umani – che si aiutano a vicenda, si sostengono, aprono il cuore, in definitiva si dimostrano amore e vicinanza – mi verrebbe da dire: che bello vedere gli esseri umani diventati fratelli! E la conclusione sarebbe: basta, si è superata la prova, la sfida del dramma, non c’è più bisogno di guerra. Eccovi come dono la pace. Anche nel grande male della guerra, ci sono frutti di conversione dell’umanità. La percezione è che questa fratellanza sia cresciuta a dismisura in pochissimi giorni”.

È una lettura molto incoraggiante e di fede di ciò che sta succedendo in queste ore. Una lettura che non è spiritualistica né solo sociale. È un uomo che vive da vicino il dramma della guerra ma riconosce anche in queste pagine un’occasione di conversione e di riscoperta dell’essere fratelli. Non si parla di green pass, né di chi è vaccinato o meno, a tratti neanche i documenti sono così necessari. L’importante è custodire la vita dei fratelli, specialmente i più deboli. Come fa suor Giustina Holubert, genetista e psicologa, presidente dell’hospice pediatrico da lei fondato a Leopoli. Questa suora si occupa di bambini destinati a morte certa perché affetti da patologie genetiche gravi, li accoglie, li cura, li accompagna insieme ai loro genitori fino alla soglia finale. Ha fondato questo hospice nel 2017 per prendersi cura di questi bambini e dei loro genitori che si sono trovati ad affrontare le diagnosi di malformazioni gravi del bambino ancora nel grembo della madre e sono aiutati a scegliere la Vita. E non ha nessuna intenzione di abbandonarli.

Una grande opera che mostra che l’Ucraina non è solo un Paese dove si fa largo il mercato della gestazione per altri ma c’è anche un Oasi dove i bambini con disabilità non sono trattati come rifiuti da smaltire ma figli da amare per il tempo che Dio ha deciso per loro. Un raggio di sole in mezzo all’orrore della guerra.  


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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