Aborto Vogliamo la pace e la cerchiamo difendendo le madri in gravidanza Autore articolo Di Elisabetta Pittino Data dell'articolo 26 Febbraio 2022 Nessun commento su Vogliamo la pace e la cerchiamo difendendo le madri in gravidanza di Elisabetta Pittino La negatività, concreta e culturale, spesso imposta dalla società e dai media verso la gravidanza e la maternità, sono un ostacolo “all’empowerment” della donna-madre. Maternità e realizzazione sono spesso presentati come opposti. Non è così. I CAV lo sanno. Noi lo sappiamo e voglia gridarlo al mondo intero. “Se vuoi la pace difendi la vita”, scriveva San Paolo VI in occasione della X Giornata per la Pace del 1° gennaio 1977. Nel 1979, in occasione del ritiro del premio Nobel per la pace, Santa Madre Teresa di Calcutta dichiarava “Oggi il più grande distruttore della pace è l’aborto”. Vogliamo la pace, scegliamo la pace. Lo facciamo difendendo la vita. Tra i venti di pace che soffiano per spazzare i venti di guerra sono da annoverare anche le Buone Prassi raccolte da FederVita Lombardia nell’ambito del progetto del MpV Italiano “Donne e bambini al centro”, finalizzato alla valorizzazione degli strumenti per la crescita delle donne madri. FederVita Lombardia ha condiviso l’esito di un lavoro di raccolta di Buone Prassi (https://www.federvitalombardia.it/com_sta.php) delle attività dei Centri di Aiuto alla Vita – CAV relativamente all’empowerment della donna in gravidanza difficile o indesiderata. I Centri di Aiuto alla Vita sono tra le poche realtà associative che si occupano dell’empowerment della donna nella delicata situazione della gravidanza, momento in cui ogni mamma, anche non in difficoltà, vive un periodo unico, particolare, di cambiamento e quindi anche di fragilità. Proprio in questo periodo, oltre che in quello successivo della maternità, è messa in discussione dalla società l’autodeterminazione della donna madre. Non a caso nell’ambito lavorativo post Covid le più penalizzate dai tagli sono state proprio le donne con bambini. La negatività, concreta e culturale, spesso imposta dalla società e dai media, verso la gravidanza e la maternità, sono un ostacolo all’empowerment della donna-madre. Maternità e realizzazione sono spesso presentati come opposti. Non è così. I CAV lo sanno. Leggi anche: Gli aborti sono diminuiti? No, vediamo perché L’azione dei CAV è volta a fare sì che la donna sia libera di poter vivere la gravidanza e la maternità con gioia, godendosi e godendo il proprio figlio/a, senza sensi di colpa, consapevole della ricchezza che ogni figlio porta alla società. FederVita Lombardia, in 9 mesi di lavoro, ha raccolto e rielaborato le Buone Prassi in atto realizzate o progettate, sia nel periodo 2018-2021, (con alcune eccezioni), valide per la crescita delle utenti. Hanno comunicato i servizi erogati 38 CAV su 57, ma che, con un totale di 5265 donne accolte e assistite, rappresentano l’83% delle donne che nel 2020 sono state seguite dai CAV di FederVita Lombardia per un totale di 6304. Sono 171 le Buone prassi realizzate da questi 38 CAV per realizzare l’empowerment della donna. “Si tratta di esperienze che MpV, CAV e Case d’Accoglienza hanno introdotto al fine di aiutare ogni mamma a “camminare con le proprie gambe”, a (ri)scoprire il suo potenziale, a (ri)trovare la sua autostima, senza lasciarla sola, costruendo intorno a lei relazioni amicali e sociali necessarie per gli equilibri di vita e per affrontare le difficoltà quotidiane” ha precisato la dr.ssa Donata Magnoni, pediatra, Coordinatrice per la Lombardia del progetto “Donne e bambini al centro”, membro del Consiglio Direttivo di FederVita Lombardia e Responsabile CAV di Varese. Le attività sono state sinteticamente raccolte in 6 aree: Sostegno formazione e Sostegno ricerca lavoro; Sostegno ricerca abitazione; Welfare per gestante –madre; Promozione allattamento al seno; Sostegno alla genitorialità; Collaborazione con enti pubblici, terzo settore, aziende e privati. La peculiarità della loro azione sta non tanto nel cosa viene fatto ma nel come viene fatto: il servizio che viene offerto, dal più semplice al più qualificato, potrà anche non essere risolutivo, ma se avrà in sé la risorsa “del prendersi cura, del valorizzare e del condividere” sarà in grado di generare quelle risorse personali che rendono attuabili anche progetti impegnativi.Al termine del lavoro di raccolta, sono state selezionate alcune esperienze di CAV delle diverse provincie lombarde ritenute più significative, tra cui: il bio-orto Sociale Seminiamo Insieme di Desenzano del Garda (BS), le Comunità Energetiche di Lodi, il Baby Pit Stop di Mantova, il Progetto Nutrire la sua crescita del milanese CAV Mangiagalli, il Progetto Tata di Morbegno (SO), Non Sei Sola di Varese, la Colazione con le mamme di Vimercate (MB), le Baby mamme del CAV Ambrosiano di Milano, il Centro Risorse Donna di Crema, le Piccole Mamme di Como, la Convenzione Asili Nido di Bergamo. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag aborto, Movimento per la Vita, vita ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: La preghiera sincera ti salva il matrimonio: la storia di Anna e Filippo “Noi, portate in pellegrinaggio dai santi Martin”: quattro suore si raccontano “Volevo essere pura, ma non ci riuscivo per insicurezza. Poi accadde qualcosa…” Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione Causa di canonizzazione per Carlo Casini? Per Paola Binetti sarebbe segno di speranza “Papà per scelta”: quando il sentimentalismo non lascia posto a un dibattito vero Il compleanno di vostro figlio, una tappa del viaggio della vita Chi è causa del suo mal pianga se stesso? La Vigna di Rachele non la pensa così… Ero ateo, sono sacerdote: mia madre pregava che trovassi la felicità “Prof, perché va a Messa, se insegna scienze?”. Io rispondo con la storia di Enrico Medi Cambia impostazioni cookie Close GDPR Cookie Settings Panoramica privacy Cookie strettamente necessari Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Powered by GDPR Cookie Compliance Panoramica privacy Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili. Per ulteriori informazioni sui cookie utilizzati su questo sito leggi L'INFORMATIVA COOKIE Cookie strettamente necessari I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie. Abilita o Disabilita i Cookie Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie. Cookie funzionali (player di Youtube e Spotify) Questo sito Web utilizza i seguenti cookie aggiuntivi: (Elenca i cookie che stai utilizzando sul sito web qui.) Abilita o Disabilita i Cookie Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!