Qual è il modo migliore per educare alla castità?

Cuori puri

Foto: http://www.cuoripuri.it/

Volete aiutare i vostri figli, i nipoti, i giovani della vostra parrocchia? Cercate, leggete, raccontate storie vere. Mostrate, testimoniate cosa significa per delle persone in carne ed ossa accogliere la purezza nella vita e nella coppia.

San Francesco di Sales diceva: “Un grammo di buon esempio vale più di un quintale di parole”. Come dargli torto? Questo è vero sicuramente anche per quanto riguarda il pudore e il rispetto per sé stessi. I ragazzi impareranno a custodirsi se avranno davanti agli occhi persone che hanno capito il valore della propria corporeità, dell’intimità, della sessualità. Quindi, qual è il modo migliore per educare a una vita casta? Essere persone caste e mostrare storie vere di persone che hanno scoperto la gioia della purezza.

Abbiamo bisogno di testimonianze concrete, non di belle parole

Quando mi ritrovai a scrivere un libro sulla castità (Casti alla meta. 50 sfumature dell’amore vero, Mimep 2020) avevo chiaro che per parlare di questo tema dovevo servirmi di testimonianze e esempi concreti. Ogni discorso teorico sul sesso, ogni dritta morale, ogni consiglio, per quanto giusti possano essere, se non sono incarnati non convincono. Di recente, si è presentata nuovamente l’occasione di scrivere sul tema della sessualità, in un libro appena uscito proprio con Editrice Punto Famiglia (Voglio donarmi completamente a te. Per un’intimità liberata e liberante, 2022) rivolto in modo particolare ai ragazzi che si preparano alle nozze. Ho avuto come guida lo stesso principio: dobbiamo proporre storie vere. Volete aiutare i vostri figli, i nipoti, i giovani della vostra parrocchia? Cercate, leggete, raccontate storie vere. Mostrate, testimoniate cosa significa per delle persone in carne ed ossa accogliere la purezza nella vita e nella coppia.

Leggi anche: “Ho scelto di essere casta e i miei amici mi deridevano”

Nicola, Elena e tanti altri hanno scelto un Cuore Puro

Potremmo domandarci: e dove si trovano storie del genere, nel nostro mondo moderno? La bella notizia è che ce ne sono e anche molte! Provate a visitare il sito di Cuori Puri (un’associazione che si impegna a diffondere il valore della purezza tra i giovani) per ricevere una buona iniezione di speranza. Troverete, ad esempio, la storia di Nicola, un ragazzo come tanti altri, che però ha trovato un tesoro. Racconta: “Mentre Ania (fondatrice di Cuori Puri) parlava, io meditavo le sue parole e scorrevo con la mente la mia vita, ed ho sentito un forte bisogno di cambiare. Da quel giorno, e cioè da quando ho preso a cuore la scelta della castità, ho cambiato il mio modo di vedere le cose ed il mio modo di pensare, ora la cosa che mi attira più di una donna è il suo carattere, i suoi pregi ed anche i difetti; certamente anche l’aspetto, ma l’aspetto non è più al primo posto come prima… prima desideravo in modo egoistico, ora ciò che desidero è vedere la felicità nella persona vicina, sapere che sta bene, ora mi piace più dare che ricevere, mi piace sentirmi e rendermi utile… ho ristabilito una scala di valori, tutto è cambiato! Mi piace, anzi, sono orgoglioso di questa mia scelta e mi auguro che siano sempre di più quelli che scopriranno il senso di pace interiore che si prova, la serenità con cui ci si rapporta alle persone che ci stanno attorno, quando si vive con un Cuore Puro”. Troverete la storia di Elena, che con sincerità afferma: “Ho preso la decisione di aderire a Cuori Puri! Ho preso questa decisione perchè non ho più voglia di continuare a concedermi, voglio cercare l’amore vero… Sono stanca, delusa e soffro anche quando ho voglia di stare “fisicamente” con una persona. Insomma, credo che questo mio disagio nasca proprio dalla necessità di allontanare il sesso dalla mia vita. Sono all’inizio del mio percorso di fede, ma voglio affidarmi totalmente a Dio”.

Facciamo sapere ai ragazzi che la castità non rovina l’intimità, la purifica

Come ci siamo già detti tantissime volte, essere casti non equivale a “una vita senza sesso”, significa inquadrare il sesso nella logica del dono. Per un sacerdote o una suora, “castità” significherà anche (ma non solo) non vivere gesti di intimità con nessuno per il resto della vita, perché si è donata a Dio la propria sessualità; ma per due fidanzati significherà solamente aspettare che il rapporto abbia raggiunto la stabilità di un patto definitivo (matrimonio); mentre per due sposi vorrà dire unirsi mediante il vincolo sessuale nel rispetto reciproco, senza giochi di potere, senza usarsi, senza forzarsi in nulla. I ragazzi devono conoscere la differenza tra castità e astinenza. Ci si può astenere senza essere casti (perché magari si guardano le persone con malizia), si può essere casti e non vivere l’astinenza (perché ci si dona alla propria moglie, al proprio marito). Non scoraggiamoci se inizialmente non comprendono o non accolgono. Continuiamo, anzitutto, a testimoniare con la nostra stessa vita la gioia della purezza, qualunque sia la nostra condizione.




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Cecilia Galatolo

Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio.

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