Gender Carrera alias e asterischi a scuola? Altro che inclusione questa si chiama… distruzione Autore articolo Di PUNTO FAMIGLIA Data dell'articolo 18 Dicembre 2021 Nessun commento su Carrera alias e asterischi a scuola? Altro che inclusione questa si chiama… distruzione di Giusy D’Amico Prima dicevano che il gender era tutta una montatura, ora parlano di inserire carriera alias e asterischi nelle scuole. Obiettivo? Inclusione, ma qui l’unico obiettivo è cancellare l’identità maschile e femminile. Cosa ne penso di provvedimenti come Carriera Alias e asterischi a scuola? Sono voluti per diluire e confondere ancor di più le identità già incerte di tanti ragazzi, cancellando le radici biologiche dell’essere umano pensato come maschio e femmina, che laddove confuso andrebbe aiutato, accompagnato con amore e cura a ritrovarsi, non a perdersi del tutto. Mi dispiace doverlo dire, ma il terzo sesso non esiste. I famosi 72/80 generi diversi che circolano in Rete sono un costrutto culturale e ideologico. Gli unici due sessi con cui si nasce sono maschio o femmina, e si viene generati dall’ unione tra un maschio e una femmina. Certo esistono persone che non si riconoscono nel proprio genere e che meritano tutto il rispetto e l’attenzione possibile, ma questa è un’altra questione e non rappresenta l’esistenza di un terzo sesso alternativo al maschile e femminile. Sì, lo so sembra una cosa scontata ma noi abbiamo il dovere di continuare a dirle queste cose tanto ovvie, perché solo così possiamo smascherare il cavallo di Troia che stanno usando per veicolare gender e fluidità di genere nelle scuole. Fino a un po’ di tempo fa, il gender non esisteva, ora vorrebbero addirittura troncare le finali ad alcune parole per cancellare un’identità anche alla lingua. Quella che stiamo subendo è una vera e propria invasione ideologica che, a vario titolo, utilizza la parola inclusione come paravento per cancellare l’identità sessuale fondata sul binarismo uomo/donna. In paesi come Svezia, Danimarca, Regno Unito dove la fluidità di genere era diventata un “must” sono stati fatti clamorosi passi indietro. Per non parlare del fenomeno della detransizione (persone che si pentono dei percorsi di transizione sessuale e vorrebbero tornare indietro). Tale fenomeno negli Stati Uniti sta rivelando come la propaganda gender abbia distrutto la vita di tantissime persone che oggi vorrebbero riappropriarsi del proprio corpo ma non possono più farlo. Per questo motivo l’Associazione Non si tocca la famiglia, ha organizzato una petizione, a cui ha aderito anche il Family Day, che riguarda l’introduzione di asterischi e carriera alias nelle scuole, per raccogliere e far sentire le voci di genitori, educatori, insegnanti e tutti quanti si oppongono a questa cultura della distruzione, (altro che inclusione!). A gennaio consegneremo tutto al MIUR chiedendo un vero e proprio pronunciamento ufficiale. Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia Cari lettori di Punto Famiglia, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11). CONTINUA A LEGGERE Tag Asterischi, CitizenGo, gender, Schwa ANNUNCIO Lascia un commento Annulla rispostaIl tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *Commento Nome * Email * Sito web Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy. Ho letto e accettato la Privacy Policy * Ti potrebbe interessare: “Life skills”: strumento per combattere e prevenire le dipendenze nei giovani Papa Francesco: “La Madonna ci fa vedere Gesù. Lei ci apre le porte, sempre!” Famiglia con undici figli insultata sui social: “Dovete avere dei disturbi psicologici!” Lo Spirito Santo “non resiste” alla preghiera: noi preghiamo, Lui viene. Parola del Papa Dilexit nos: perché il Papa ci incoraggia a tornare al Cuore di Gesù? 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