Aspettando Gesù…

di Giovanna Pauciulo e Ida Giangrande

Cosa stiamo aspettando Gesù o Babbo Natale? Se la tua risposta è la prima allora ti starai chiedendo: cosa posso fare per prepararmi al meglio? E come posso aiutare i miei figli? Cominciamo dal presepe seguendo i consigli di Giovanna Pauciulo. 

Non è più così scontato oggi che a Natale si aspetti la nascita di Gesù Bambino. Considerando anche quello che sta accadendo in Europa, con il tentativo prima diffuso e poi riturato di cancellare la spiritualità cristiana dalle festività natalizie. Ma al nostro pubblico di lettori noi vogliamo ricordare che il Natale è Natale perché si contempla la nascita di Gesù Cristo altrimenti questo tempo diventerebbe una trovata commerciale e basta degna di Babbo Natale appunto. Vogliamo ripartire dunque dalle radici di questo evento e vogliamo farlo a partire dai segni della tradizione che ci accompagnano da millenni. Per questo apriamo, con questo piccolo articolo, una serie di appuntamenti in cui proveremo a rispolverare alcune tappe preziose che ci conducono direttamente a Betlemme. Lo facciamo insieme a Giovanna Pauciulo, specialista in Scienze del Matrimonio e della Famiglia. E dunque parto subito con la prima domanda: 

Il presepe è un addobbo natalizio tra tanti altri o è la rappresentazione della nostra fede?

Direi senza dubbio la seconda, Il presepe ci ricorda il prodigio di quella notte: un Dio che si è fatto carne. Ogni volta che si ritroviamo davanti al presepe riviviamo quel momento. Il rischio che possa diventare un addobbo c’è se la tradizione viene svuotata da una coscienza di fede attiva e operosa.  

Come possiamo trasformare questo segno in una occasione per educare e annunciare?

La preparazione del presepe può essere un modo semplice per ricordare ai figli che la storia è affidata alle mani di Dio. Un Dio che non resta lontano dal mondo, ma si lascia coinvolgere nell’avventura umana fino a farsi uomo. Il presepe dunque ci dà l’opportunità di consegnare un messaggio di fedeltà e di amore ai giovani di oggi. 

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Si tratta di un’immagine anche molto suggestiva, ma quali sono i personaggi del presepe che di settimana in settimana fino al Natale approfondiremo?

Noi viviamo in un’epoca di grande confusione e disorientamento, il presepe si pone con chiarezza nella storia di questi tempi consegnandoci innanzitutto l’immagine di una famiglia come tante altre, un padre, una madre e un figlio… benedetti dalla presenza del Signore che si riflette in ogni tassello: nello sguardo stupito dei pastori, nella ricca povertà di una grotta, nella compagnia degli animali, nel calore del grembo materno, in quella regalità offerta dei Re Magi e degli angeli. Tutto ci riconduce inevitabilmente al mistero che si fa carne. Il presepe è il mistero di Betlemme. È l’immagine di tante famiglie che si affidano a Dio ogni giorno e allo stesso tempo è anche un invito a cercare il volto del Signore per quelle che invece sono lontane. 

 

Possiamo dare delle indicazioni su come preparare il presepe?

Intanto aggiungiamo i personaggi poco per volta. Per dare l’immagine di una rappresentazione in divenire. Poi, dato che ogni cosa è animata dalla Parola di Dio, mettiamola accanto al presepe e proponiamoci di rileggere il Vangelo di Luca con un cero che accenderemo quando la famiglia si riunisce per pregare. È importante che in questo tempo i genitori si diano del tempo da vivere con i figli. Dei momenti anche brevi in cui però approfondire il momento che stiamo vivendo, invocando lo Spirito Santo perché possa irrorare ogni cosa con la Sua grazia

Ci sono altri strumenti che reputi adatti alla preparazione delle famiglie a questo grande evento che è l’incarnazione di Dio?

In commercio ci sono molti calendari che preparano all’Avvento, quello che consiglio è “Sulle tracce di Gesù Bambino” di Editrice Punto Famiglia. Un percorso che oltre a definire le tappe ci aiuta a riscoprire il senso del mistero che stiamo per celebrare. Abbinato al calendario c’è anche un gesto di concreta carità. Acquistandolo, infatti, è possibile partecipare alla raccolta fondi “È l’ora della merenda… anche in Burkina Faso” per donare ai 70 bambini dell’asilo Maison de Rose in Burkina Faso la possibilità di fare merenda ogni giorno per un anno intero.




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