25 Novembre 2021
La violenza sulle donne non è un concetto, vanno tutelate tutte
Scarpe rosse, panchine rosse, post, slogan, conferenze…va bene tutto. La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne deve essere celebrata. Una data simbolo serve. Non sono tra quelle che snobbano dicendo: “La donna va rispettata tutto l’anno”. Frase di circostanza, poco contenuto e soprattutto pochi fatti. Ma io vorrei fare un’indagine e domandare: quando si inneggia contro la violenza abbiamo davanti agli occhi tutte le donne? Proprio tutte? Anche quelle che sono nel grembo materno e vengono brutalmente uccise attraverso l’aborto? Anche quelle ragazzine che inseguendo il sogno di libertà e assumendo la RU486 si sottopongono ad una violenza inaudita nella più completa solitudine pur di disfarsi del frutto del loro grembo?
Perché conoscete tutti no come avviene un aborto? Sapete che il bambino già formato viene smembrato pezzo pezzo e poi risucchiato o se un po’ più grande di settimane di gestazione viene fatto partorire sano e se respira ancora abbandonato su un tavolo in attesa della morte, vero? Sapete che nel caso della RU486 la donna viene spedita a casa con una prima pillola che induce i dolori (lancinanti) e una seconda che induce l’espulsione del bambino con conseguente emorragia, il tutto in una desolante e vuota solitudine vero? Per non palare dell’aborto terapeutico! Dove le bambine o nascono praticamente vive e lasciate a morire o vengono dolcemente fatte morire in grembo e poi partorite.
E allora se lo sapete perché non parlate anche per loro? Perché non solo non zittite ma rivendicate il diritto di usare violenza contro le vostre stesse figlie? Non vi sembra una grande ipocrisia scegliere oggi chi difendere e chi no? Se volete essere dalla parte delle donne e allora che siano tutelate tutte, senza esclusioni.
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