BRICIOLE DI VANGELO

12 Novembre 2021

Ricordatevi!

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,26-37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Il commento

Ricordatevi della moglie di Lot” (17,32). Gesù non ha bisogno di dire altro, i suoi interlocutori conoscono molto bene quella vicenda antica raccolta nelle pagine della Scrittura (Gen 19, 12-26). Noi invece abbiamo bisogno di fare una ripassata. Quando l’angelo avvisò Lot del castigo imminente che avrebbe colpito Sodoma, gli disse di partire subito e aggiunse: “Fuggi per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti nella valle: fuggi sulle montagne per non essere travolto!” (19,17). L’uomo si mise in cammino con tutta la sua famiglia ma, ad un certo punto, la moglie guardò indietro e divenne una statua di sale. Si tratta di un’immagine simbolica che offre tuttavia un buon criterio di discernimento, c’insegna che possiamo rimpiangere quello che abbiamo lasciato senza dare la giusta importanza a quello che Dio ha preparato per noi. La famiglia di Lot aveva ricevuto e accolto la parola degli angeli ma non fu capace di perseverare. Non tutti.

L’ammonimento di Gesù ricorda che possiamo partire con le migliori intenzioni e poi… fermarci lungo la via. L’entusiasmo iniziale lascia il posto ad una superficiale placidità, il fuoco della fede si spegne e resta solo una comoda religiosità. Una prospettiva tutt’altro che remota che nasce anche dal fatto di non riuscire a comprendere la gravità della situazione attuale. Esiste un potere culturale che considera Dio un’idea inutile, se non dannosa; e fa di tutto per allontanarlo dalla vita pubblica. Un potere che permette a Dio solo di esistere nel privato. Insomma, un Dio “agli arresti domiciliari”, come ha detto recentemente il cardinale Sarah. Ma tutto questo non avviene senza la nostra oggettiva complicità. Troppi cristiani seguono più le mode che il Vangelo, danno più credito ai vari leader di turno che alla Chiesa, sono più preoccupati di essere amici degli uomini che di coltivare l’amicizia con Dio. Oggi chiediamo la grazia di non cadere nella trappola della mediocrità e di custodire fedelmente la nostra vocazione.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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