BRICIOLE DI VANGELO

6 Novembre 2021

La vera ricchezza

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 16,9-15)
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».

Il commento

Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta” (16,9). Secondo Luca la ricchezza, indipendente dalle forme con cui è stata acquisita, è sempre radicalmente “ingiusta” [adikía] e  costituisce un oggettivo pericolo per l’integrità della fede: “Non potete servire Dio e la ricchezza” (16,13), scrive l’evangelista in forma lapidaria. C’è poco da aggiungere. Questo insegnamento è assai diffuso nella primitiva comunità, e difatti lo ritroviamo in molte altre pagine del NT, ma è particolarmente vivo nel terzo Vangelo che presenta gli apostoli come coloro che hanno “lasciato tutto” (5, 11) e considera la rinuncia a tutti i beni come una condizione essenziale per la sequela (14, 33). La parabola dell’uomo sazio di beni, presente solo in questo Vangelo (12, 16-21), è un ulteriore tassello di questa insistenza. È giusto anche ricordare che il brano di oggi è strettamente legato a quello successivo in cui la sazietà delle ricchezze chiude l’uomo ricco in una prigione dorata e lo condanna alla pena eterna (16, 19-31).

L’insegnamento evangelico è di una chiarezza esemplare: “Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?” (16,11). I beni materiali sono una “disonesta ricchezza”, chi li possiede cade inevitabilmente nell’ingiustizia. Ad essi l’evangelista contrappone la “vera” ricchezza, quella che ci fa camminare nei sentieri della giustizia: si tratta di trasformare i beni materiali in strumenti di carità e condivisione con i più poveri, quelli che sono privi di tutto. Le ricchezze si perdono, anzi si eclissano, come il sole che all’improvviso si oscura. Gli amici invece restano per sempre, anzi sono proprio loro che un giorno apriranno le porte dell’eterna dimora e faranno festa con noi. Dalle pagine della sapienza biblica raccogliamo questa promessa: “Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore, che gli darà la sua ricompensa” (Pro 19,17). Chi agisce in questo modo acquista lo stile di Dio, diventa amico di Dio. Oggi chiediamo al Signore la grazia di fare il bene a piene mani.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.