BRICIOLE DI VANGELO

1 Novembre 2021

A sua immagine

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12a)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Il commento

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (5,3). Inizia così quello che possiamo considerare il manifesto della santità, cioè di una vita che fa intravedere il volto di Dio. Nella Genesi leggiamo che Dio ha creato l’uomo “a sua immagine” (Gen 1,26). Ma la luce di Dio rimane nascosta sotto la scorza dell’umana debolezza. È Gesù l’icona di Dio. Solo Lui può manifestare, in pienezza e senza ombre, la santità di Dio. E solo grazie a Lui l’uomo può vivere in modo da diventare un timido rifesso della luce divina. Le beatitudini sono una densa sintesi della proposta evangelica, sono il ritratto fedele di Gesù ma nello stesso tempo offrono una nuova immagine dell’uomo che non segue più l’istinto della carne ma misura la vita con le attese di Dio. In questa pagina luminosa emerge finalmente quello che la Scrittura intende quando proclama che l’uomo è immagine di Dio. Ecco i sentieri da percorrere: 1) l’umiltà e la fiducia in Dio e il desiderio ardente di vivere nella luce di Dio; 2) la mitezza e la capacità di soffrire per il Vangelo; 3) la manifestazione della misericordia e la purezza di cuore; 4) la disponibilità a impegnarsi fattivamente per costruire un mondo a misura di Dio e il coraggio di affrontare le persecuzioni. Non è un semplice elenco delle virtù da acquisire ma l’annuncio di quello stile di vita che Gesù incarna perfettamente. Se dunque vogliamo capire quali sono le scelte da fare, basta scorrere le pagine dei vangeli, osservare quello che il Maestro ha detto e ha fatto. È questa la proposta che i santi hanno accolto e vissuto.

Il Vangelo rivoluziona il modo comune di pensare e rovescia i valori che ordinariamente vengono considerati e desiderati come beni essenziali. Quello che Dio non chiede non corrisponde affatto a quello che noi cerchiamo. Anche se sono affascinanti, dobbiamo ammettere che le beatitudini non sono il nostro pane quotidiano. I santi che oggi contempliamo come modelli e invochiamo come intercessori ci incoraggiano ad accogliere questa sfida. È questa la nostra preghiera.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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