25 Agosto 2021

I rave party della disperazione giovanile | 25 agosto 2021

Sono nate alla fine degli anni ottanta queste manifestazioni musicali autogestite dei giovani definite rave party. Raduni a base di droga, sesso e violenza. Quello che si è concluso pochi giorni fa nel Viterbese ha visto radunarsi più di 10 mila ragazzi provenienti da tutta Europa.

Il proprietario del campo dove si sono dati appuntamento i giovani ha raccontato alla stampa che «sono entrati nei capannoni a rubare le batterie dei trattori, hanno aizzato i cani contro le pecore, hanno defecato, come ho visto fare a una ragazza, in mezzo a una strada di campagna, così, davanti a tutti». Non solo. Un uomo è stato trovato senza vita a sette metri di profondità nel lago di Mezzano. Una ragazza ha partorito, due sono state stuprate, decine di giovani sono finiti all’ospedale in coma etilico. A un contadino è stato rubato un pick up, molti supermercati della zona sono stati saccheggiati, le farmacie hanno finito le siringhe. E per lo più si teme che sia scoppiato un focolaio Covid, i turisti della zona sono fuggiti.

Nemmeno il tempo di smaltire i sei giorni di musica no stop che in rete c’è già la prossima data. “Appuntamento il primo settembre, in Albania”. Come è possibile che 10mila persone si radunano e sono l’emblema della inciviltà e della disperazione giovanile per alcuni giorni e nessuno sa niente e nessuno interviene? Dove sono le autorità politiche e militari? Per giunta questi rave sono famosi per l’utilizzo della droga. La spacciano persino con automobili con sopra i cartelli dei prezzi (Ketamina a 5 euro, Lsd a 10). Non mancano eroina e cocaina.

Quella che doveva essere una ribellione anarchica pacifica per ascoltare insieme musica e divertirsi, si è trasformata nella giungla della depravazione e della droga. Testimonia uno dei partecipanti: «Sono uno che di rave, teknival e tribe ne ha frequentati e non facciamo finta di niente. Ho visto coi miei occhi genitori strafatti che mentre il loro bimbo di 6 anni chiedeva del latte si facevano le stagnole e le spade. L’arrivo della ketamina e delle droghe pesanti ha devastato questo mondo. Di cultura ne è rimasta ben poca».

Come abbiamo potuto permettere che si arrivasse a questo degrado? I rave sono l’immagine plastica del nostro fallimento, di una realtà adulta che non sa più consegnare alla disperazione dei giovani un appiglio sicuro. Non mi piacciono le generalizzazioni e dal mio piccolo osservatorio conosco tanti giovani seri, che lavorano e studiano, si danno da fare per gli altri e fanno grandi sacrifici ma quei ragazzi del rave sono anche i nostri figli.

Figli di un’Europa che in nome di un concetto distorto di libertà personale è convinta che la tutela dei diritti personali con la liberalizzazione delle droghe, dell’aborto, dell’eutanasia sia la strada della felicità. E invece ci ritroviamo ragazzi senza punti di riferimento, senza argini, alla ricerca solo di sballamento per annegare il vuoto del proprio cuore. Siamo sicuri che stiamo andando nella direzione giusta?


Vai all'archivio di "Con gli occhi della fede"




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

ANNUNCIO


Vai all'archivio di "Con gli occhi della fede"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.