22 agosto 2021

22 Agosto 2021

Senza di Te siamo perduti

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,60-69)
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.
Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Il commento

Volete andarvene anche voi?” (6,67). Il Vangelo racconta uno dei passaggi più dolenti dell’esperienza terrena di Gesù. Si tratta di una scena drammatica che mostra la fragilità della comunità ecclesiale, mette a nudo i limiti che – in ogni stagione della storia – accompagnano il cammino della Chiesa. Questa pagina non racconta una vicenda del passato ma descrive il nostro oggi. Il contesto in cui avviene il dialogo con i Dodici è difficile, molti discepoli hanno abbandonato, se ne sono andati sbattendo la porta (6,66). In questo contesto la domanda che Gesù pone agli apostoli è imbarazzante. Pietro accoglie la sfida e risponde con sicurezza: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna” (6,68). Come gli altri non ha capito, ma più degli altri si fida e si affida. Porta nel cuore una certezza e questo gli basta: egli sa che lontano da Gesù non c’è vita! Mi piace tradurre così le parole di Pietro: “Dove andremo, Signore? Dove troveremo lo stesso amore che Tu ci hai fatto gustare? Chi potrà darci la stessa luce che, grazie a Te, abbiamo intravisto? Chi può parlarci di Dio in un modo più soave, più dolce e più convincente di Te? Senza di Te siamo perduti”. Pietro non comprende tutto ma sa che abbandonare il Maestro sarebbe come tagliare il ramo su cui è seduto. 

Questa pagina parla dei vescovi, successori degli apostoli: per custodire la fede non basta proclamare la verità, è necessario far crescere l’amore per Gesù e fare dell’incontro con Lui il cuore della vita personale ed ecclesiale. È questo amore che genera la missione. Un compito oneroso che richiede quell’intelligenza spirituale che può nascere solo da una vita orante. Teresa di Lisieux si presenta come “l’apostola degli apostoli”, si sente chiamata a custodire i pastori della Chiesa con la preghiera e la penitenza. Impegniamoci anche noi a pregare ogni giorno per il Papa e i vescovi. E invochiamo l’intercessione di santa Teresa perché continui ad esercitare in Cielo il ministero che ha vissuto sulla terra.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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