16 agosto 2021

16 Agosto 2021

Indispensabile premessa

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 19,16-22)
In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?».
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!».
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

Il commento

Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo” (19,21). Quando il giovane, con piena convinzione ma anche con un po’ di presunzione, risponde di avere già camminato nella via dei comandamenti (19,20), Gesù gli chiede di andare oltre, non gli offre un’alternativa, lo invita piuttosto a continuare il suo percorso. Fino a quel momento ha accolto con fiducia la Parola che Dio ha consegnato a Israele. Quella storia antica ora trova il suo pieno compimento nella persona di Gesù. Il Nazareno non propone altri e più esigenti comandamenti ma gli chiede di stare con Lui: “Vieni! Seguimi!” (19,21). Una proposta piuttosto impegnativa, tant’è vero che l’invito alla sequela è preceduto dalla richiesta di lasciare tutti i beni materiali per scegliere Gesù come l’unico Bene. Non si tratta di una vaga esortazione ma di una premessa indispensabile. Il giovane lo comprende e… rinuncia.

Questo racconto costringe anche noi a leggere con più attenzione le scelte che abbiamo fatto o siamo disposti a fare. Se rileggiamo il passato, anche recente, dobbiamo riconoscere che tante volte non abbiamo avuto il coraggio di spezzare tutte quelle catene che appesantiscono il cammino della fede, ci sembra di non poterne farne a meno, ai nostri occhi non sono ostacoli ma elementi necessari per dare stabilità alla vita. Gesù, invece, invita a togliere tutto quello che può dare un’apparente sicurezza ma finisce per soffocare la libertà del cuore e la fiducia in Dio. Quando siamo troppo legati a noi stessi, quando pensiamo che la stabilità della vita dipende dalle cose che abbiamo, non diamo più a Dio il primo posto. Anche se a parole accettiamo la sfida della fede, l’orizzonte della via resta circoscritto dai nostri progetti. Non ci lasciamo veramente condurre da Dio per i sentieri che Lui ha scelto. Pur consapevoli dei nostri limiti, non vogliamo rinunciare. Oggi preghiamo in modo particolare per i giovani perché abbiamo il coraggio di accogliere con fiducia l’invito di Gesù e fare passi più decisi nel cammino della fede.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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