Una Giornata per la Vita Nascente? La parola ora ai sindaci…

Se sei un sindaco e ti stai chiedendo cosa devi fare per il tuo paese, la prima cosa è: partire dalla vita. Senza bambini non c’è futuro. L’Italia invecchia sempre di più e tu puoi fare la tua parte. Ecco come…

Continua il cammino della Rete di Associazioni per la Giornata della Vita Nascente, lanciato il 27 marzo scorso da oltre 40 associazioni, tra cui anche il MpV Italiano, la federazione One of US e l’associazione Papa Giovanni XIII, con una nuova iniziativa: l’appello dei sindaci.

Tale appello nasce dalla consapevolezza che il bambino concepito è uno di noi e che questo dato scientifico e culturale è spesso ignorato. Inoltre si aggiunge anche un altro motivo diventato in questi anni una vera e propria urgenza oltre che un’emergenza: la denatalità. Chi pensava che il 2019 avesse rappresentato il picco della denatalità in Italia si sbagliava. Da allora ad oggi i numeri hanno continuato la loro corsa in discesa. Inarrestabile. Solo nel 2020, 404mila nuovi nati contro 746mila decessi. Un dato drammatico di cui forse non immaginiamo le conseguenze.  Secondo un sondaggio commissionato dalla Fondazione Donat Cattin all’Istituto demoscopico Noto Sondaggi i giovani italiani tra i 18 e i 20 anni immaginano il proprio futuro senza figli. Secondo lo studio il 51% dei ragazzi interpellati non si immagina genitore; tra questi il 31% stima che a 40 anni avrà un rapporto di coppia ma senza figli e un ulteriore 20% pensa che sarà single. Nel valutare i motivi per cui non vogliono avere figli, i giovani hanno risposto: la carenza di lavoro (87%), seguita dall’assenza di politiche adeguate per la famiglia (69%). Una percentuale analoga però parla anche di crisi delle relazioni stabili mentre solo un ulteriore 37% ritiene i figli un ostacolo in quanto condizionano la vita.

La “disfatta” demografica è solo una delle conseguenze serie, una delle poche riconosciute trasversalmente, dell’avere portato avanti una cultura contraria alla vita. Dire “no” alla vita ha significato innanzitutto rinunciare a persone con le loro ricchezze che non nasceranno mai, a disconoscere la femminilità aprendo sempre più alla violenza di genere, alla disgregazione della famiglia e di conseguenza della società. La conseguenza è una diffusa mancanza di speranza e di creatività.

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La battaglia è culturale: bisogna infatti ripartire dal diffondere una cultura della vita e della famiglia. Per risvegliare la sensibilità con un atto concreto ecco questa lettera (Appello) che i sindaci di tutta Italia, di qualsiasi comune, piccolo o grande che sia, possono sottoscrivere. L’Appello verrà consegnato ai parlamentari per ottenere la calendarizzazione delle proposte di legge per istituire la «Giornata della Vita nascente» ogni 25 marzo. Le proposte sono attualmente sei e, fatto rilevante, sono trasversali, cioè provengono da tutti i partiti.

L’iniziativa, coordinata da Eugenia Roccella, prevede o l’adesione diretta dei Sindaci o l’azione dei cittadini che possono proporre al loro sindaco di aderire. “Sei un libero cittadino? Puoi proporre al tuo Sindaco l’appello per l’Istituzione della «Giornata della Vita Nascente». Se invece sei un Sindaco puoi sottoscrivere il tuo appello ai Parlamentari anche qui!”, dice lo slogan.

“Noi sindaci, che abbiamo a che fare con la concretezza quotidiana dei problemi dei cittadini, e conosciamo bene la nostra comunità, sappiamo quanto importante sia che il nostro Paese torni ad aprirsi alla vita e al futuro. Chiediamo quindi al Parlamento che le proposte di legge sulla Giornata della Vita nascente siano discusse e votate in tempi brevi, e che, come è stato suggerito anche dal Presidente del Consiglio, sia data al tema l’importanza che merita” si legge nell’appello. Speriamo dunque che numerosi sindaci rispondano positivamente e si “aprano alla vita”.

Per firmare la lettera o chiedere informazioni su contenuti e finalità si può scrivere a: rete@giornatavitanascente.org




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