28 luglio 2021

28 Luglio 2021

Non possiamo farne a meno

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,44-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».

Il commento

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo” (13,44). La parabola contiene due notizie, una buona e una cattiva: da una parte afferma che c’è un tesoro; e dall’altra che questo tesoro è nascosto da qualche parte nell’immenso terreno della vita. Quel tesoro è molto importante, può rivestire di gioia la nostra vita, se non lo troviamo rischiamo di sciupare i nostri giorni. Non possiamo farne a meno. Non basta trovarlo, occorre vendere tutto per possedere quel bene prezioso che, da solo, basta a riempire la vita: “un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo” (13,44). Trovare il tesoro è dono di Dio, vendere tutto è il nostro impegno. La grazia agisce solo se trova una corrispondenza. L’efficacia della grazia dipende in gran parte dalla nostra collaborazione. Non basta sapere che Gesù è la luce del mondo, occorre mettere da parte tutto il resto, perché Lui solo possa occupare lo spazio dei nostri pensieri. Solo così egli diventa effettivamente il tesoro, altrimenti viene considerato come un bene assai prezioso ma non diventa mai l’unico bene, quello di cui non possiamo fare a meno, quello che dobbiamo custodire anche a costo della vita.

Questa parabola non riguarda solo quelli che sono ancora in ricerca ma interpella anche noi, che abbiamo avuto la grazia di riconoscere in Gesù l’unico tesoro che dà valore alla vita. Ci siamo liberati di tutto quello che non appartiene a Dio e di tutto ciò che non ci fa accogliere Dio come l’unico Bene oppure tentiamo ancora un’impossibile coesistenza? Il Signore chiede una verifica seria e attende una risposta sincera. Nella vita di Teresa di Lisieux c’è un passaggio carico di oscurità: “Gesù mi ha fatto sperimentare che ci sono veramente delle anime che non hanno fede, che per l’abuso delle grazie perdono questo tesoro prezioso, sorgente delle sole gioie pure e vere” (Ms C 5v). Oggi preghiamo per chi ha smarrito la via della gioia e chiediamo la grazia di non allontanarci mai da Gesù.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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