Maria Maddalena e le lacrime delle donne | 22 luglio 2021

Con gli occhi della fede

Se ne stava seduta sul lato estremo della panchina e fissava il mare. Mentre camminavo verso di lei pensavo che quello era un tipico atteggiamento femminile. Di solito le donne scelgono di non occupare tutta la panchina. E se poi qualcuno vuole sedersi? L’eventualità dell’accoglienza è già accoglienza. Non se lo impongono, per le donne è naturale fare spazio dentro e fuori perché l’altro si senta accolto.

Quando mi ha vista arrivare, si è alzata in piedi e ho potuto notare il suo fisico minuto, le spalle strette e un meraviglioso sorriso che faceva a pugni con la tristezza dei suoi occhi. Ci eravamo conosciute durante la pandemia sui social. Lei mi aveva mandato un lunghissimo commento ad un articolo e da lì abbiamo cominciato a scriverci. Fino a che abbiamo concordato di incontrarci. Il suo dolore lo avevo intuito da alcune frasi inserite qua e là nei nostri discorsi ma non avevo chiesto oltre. Alcune persone per aprire il proprio cuore hanno bisogno di instaurare prima un profondo rapporto di stima e di fiducia. È la premessa per oltrepassare la soglia dell’intimità. 

Decidemmo di passeggiare. Si stava alzando un vento di terra, il mare era agitato ma non quanto il suo cuore in tempesta. Mi raccontò di questo amore profondo e sincero nei confronti di un uomo che da un giorno all’altro l’aveva piantata senza troppe spiegazioni. Anzi senza nessuna spiegazione. In seguito ad un litigio abbastanza banale, lui che era all’estero per lavoro, aveva improvvisamente reciso ogni forma di comunicazione. Non rispondeva più alle telefonate, né ai messaggi. Erano state per Benedetta ore di angoscia. Le ore poi si erano trasformate in giorni di attesa. Lei aveva tentato di scrivergli ma dall’altra parte solo silenzio e indifferenza. La loro storia durava ormai da dieci anni. Benedetta credeva alle sue parole. Pensava di avere una relazione con uomo adulto e responsabile che le diceva di non poter fare a meno di lei. E invece improvvisamente lei capisce di aver costruito tutto sulla sabbia. Quell’uomo incapace di dare un senso al suo comportamento di lì a qualche mese, lo avrebbe rivisto per strada abbracciato ad un’altra donna. Mentre le teneva la mano nello stesso modo in cui per dieci anni aveva fatto con lei. Le donne notano particolari che sfuggirebbero ai più.

Da quel momento, il racconto è accompagnato dalle lacrime. Prima sottili e poi sempre più copiose. Benedetta aveva sperimentato il buio della solitudine e dell’angoscia più profonda. Cercava una risposta. Si era raccontata mille scuse, mille ragioni, mille cause giustificative per il comportamento di lui. Ed invece la verità era così banale quanto malvagia. Lui si era semplicemente innamorato di un’altra e non aveva il coraggio della verità.

Cosa potevo dirle? Quando una persona piange raccontandomi di sé, piango anche io. Il dolore mi entra dentro con una facilità eccessiva. Dopo qualche minuto di silenzio, le ho parlato di Maria Maddalena. Delle sue lacrime. Della sua ricerca all’alba quando la notte ancora faceva a pugni con il giorno. Quando fuori al sepolcro pensava che non avrebbe più rivisto il suo Maestro. E forse si sentiva tradita da quell’Uomo che le aveva sussurrato al cuore: “Io sarò con te per sempre”. Quell’uomo che l’aveva liberata dal male che la teneva prigioniera ora non c’era più. “Maria stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva”. Perché voi donne piangete così tanto? Mi ha chiesto un giorno mio figlio. Le lacrime sono il segno dell’amore. Purificano. Ti aiutano a guardare le cose senza sovrastrutture. Quelle lacrime sono state per Maria Maddalena l’avamposto della felicità. Il suo Signore, il suo Amato era vivo ma lei non lo sapeva ancora.

“Anche per te può essere così”: ho detto a Benedetta. L’amore vero non delude. L’amore vero ti chiama per nome. “Maria”. “Maestro”. E tutto ricomincia, si spalanca una storia nuova. Con Gesù passiamo dalla notte dall’abbandono al mattino dell’incontro. Il mare si è calmato. Anche se è ancora aprile decidiamo di mettere i piedi in acqua. È gelida, ridiamo come due ragazzine. È tempo che anche i tuoi occhi ricomincino a ridere. Piano piano…

Và dai miei fratelli e dì loro…”. Cerco di farlo Maestro. Ogni giorno.




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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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