Le femministe hanno ragione: il gender è nemico delle donne. Ecco un esempio…
Volete una dimostrazione del fatto che il gender è nemico delle donne? Basta guardare a quello che è accaduto alle Olimpiadi di Tokyo. Laurel è un trans ma gareggia tra le donne pur essendo uomo nei cromosomi, nei muscoli, nello scheletro, nel baricentro, negli ormoni, nel sistema cardio circolatorio, nei polmoni. Si può definire una competizione equa?
L’incredibile rivelazione alla National Review americana di Tracey Lambrechs, atleta olimpica del sollevamento pesi femminile, a cui il trans Laurel Hubbard rubò il posto, dimostra ancora una volta come il gender sia nemico delle donne e dello sport in generale. Come restare indifferenti?
Il trans Laurel Hubbard parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo come donna, pur essendo uomo nei cromosomi, nei muscoli, nello scheletro, nel baricentro, negli ormoni, nel sistema cardio circolatorio, nei polmoni.
Laurel Hubbard, che parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo nel sollevamento pesi femminile per la Nuova Zelanda, nato Gavin, è il primo trans a competere ai Giochi. Prima della transizione di sesso non aveva neanche mai gareggiato a livello internazionale, ma da quando si chiama Laurel ha avuto vita più facile arrivando a conquistare l’oro nel 2018 ai Giochi del Commonwealth. «La federazione mi impose di stare zitta: “Non puoi criticare il trans”» dice nell’intervista Tracey Lambrechs. I diritti Lgbtq+ non sono affatto inclusivi ma esclusivi. Le femministe doc, e non solo loro, hanno ragione: il gender è nemico delle donne.
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