10 luglio 2021

10 Luglio 2021

Liberaci dalla paura

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10, 24-33)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Il commento

Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!” (10,25). Una Chiesa che s’impegna realmente ad essere missionaria, cioè a vivere il Vangelo secondo la misura di Cristo, incontra tribolazioni e persecuzioni. Anzi, l’insegnamento evangelico che oggi meditiamo aggiunge anche la diffamazione e la calunnia. Gesù mette in guardia i discepoli ma, al tempo stesso, li invita a non preoccuparsi: quanto più vengono perseguitati tanto più diventano simili a Lui. In fondo, è questo il desiderio che deve accompagnare ogni discepolo: “è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro” (10,25). Gesù non si limita a insegnare una dottrina né si accontenta di consegnare parole sapienti. Lui invita i discepoli ad essere come Lui. Essere discepoli non significa imparare qualcosa ma ricevere una nuova identità. Il verbo diventare (in greco ghínomai) fa pensare a quel cammino che conduce progressivamente il discepolo ad assumere il volto del Maestro. La trasformazione interiore passa attraverso la disponibilità a vivere la passione del Signore, come scrive Paolo che invita a “prendere parte alle sofferenze” di Gesù per ricevere la grazia di partecipare alla sua gloria (Rm 8,17). Questo cammino abbraccia tutta la vita. 

La parola evangelica è quanto mai attuale. In effetti, gli studi più recenti mostrano che il cristianesimo è la religione che oggi incontra maggiore opposizione nel mondo: in Medio Oriente, nei Paesi a maggioranza musulmana, in Cina. Nei Paesi occidentali, afflitti dalla dittatura del Pensiero Unico, i cristiani sono accusati di essere complici del male, vengono screditati come coloro che si oppongono al progresso della scienza, vengono incriminati come fautori della discriminazione sessuale. Uno scenario inquietante che spaventa anche i cristiani più determinati. Dinanzi a tutto questo è bene far risuonare le parole del Vangelo: “non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima” (10,28). Siamo tutti chiamati in causa. Liberaci, Signore , dalla paura.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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