18 giugno 2021

18 Giugno 2021

Apri bene gli occhi

di don Silvio Longobardi

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6, 19-23)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

Il commento

La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso” (6,22). Possiamo distinguere due parti. Nella prima Gesù invita a non riempire la vita di cose, destinate ad essere consumate dal tempo (6, 19-21). Nella seconda spiega che, per scegliere bene, occorre purificare lo sguardo. Per vedere la realtà e dare un volto e un nome alle cose abbiamo bisogno dell’occhio ma… “se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso” (6,23). Se l’occhio è malato non vede o vede male, la realtà scompare, appare sfocata o addirittura deformata. Allo stesso modo, se l’occhio dell’anima è malato, la realtà non appare nella sua integrità e non viene colta in tutti i suoi fattori. Di fatto, non siamo più capaci di scorgere con chiarezza i pericoli, la meta ultima scompare dal nostro orizzonte visivo. In questo caso le decisioni, anche quelle più importanti, vengono fatte in base ad una visione limitata e imperfetta della realtà. Ci sembra di scegliere con consapevolezza ma non è così. Siamo come animali chiusi in un recinto. Vediamo solo quello che gli altri ci fanno vedere. Se l’occhio è malato, tutta la vita sarà avvolta nelle tenebre. La cosa peggiore è che non ce ne accorgiamo. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, dice un proverbio. E non c’è peggior cieco di chi crede di vedere e, ritenendo di avere un quadro piuttosto chiaro della vita, non s’interroga né chiede consigli.

La parola del Vangelo oggi si presenta come un’accorata esortazione: “Apri bene gli occhi!”. In fondo è proprio questo la missione che la Chiesa deve esercitare: aprire gli occhi dell’anima e aiutare l’uomo a vedere la realtà nella luce di Dio. Questa missione è affidata tanto ai presbiteri quanto ai genitori, a tutti coloro che svolgono un ruolo educativo nella comunità ecclesiale. Oggi invochiamo lo Spirito perché liberi il cuore dalle ombre e ci doni la grazia di aiutare gli altri fratelli, con la testimonianza della vita e i buoni consigli, a compiere le scelte più giuste e sante.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.