San Giuseppe

Don Ezio: “Vi ringrazio perché aiutate tanto noi sacerdoti”

di Ida Giangrande

Lo aveva già fatto in Avvento e ha riproposto l’iniziativa utilizzando l’opuscolo di San Giuseppe. Lui è don Ezio Saporito. L’ho contattato per raccogliere la sua testimonianza e le sue parole mi hanno commossa. “Non sarei un prete senza il mio popolo, grazie a voi che aiutate noi sacerdoti”.

Siamo sempre molto contenti di raccogliere i frutti del nostro lavoro, soprattutto quando a consegnarceli è un sacerdote nostro amico. È questo il caso del caro don Ezio Saporito, parroco di san Costantino in Papasidero vicino San Nicola Arcella in provincia di Cosenza. Mentre l’inverno sgombra il cielo e il sole primaverile ci prepara all’arrivo della bella stagione, don Ezio pensa a preparare i cuori dei suoi fedeli utilizzando alcuni degli strumenti proposti da Editrice Punto Famiglia. Lo aveva già fatto in Avvento e ha riproposto l’iniziativa in questo tempo ancora così delicato questa volta utilizzando l’opuscolo di San Giuseppe. L’ho contattato per raccogliere la sua testimonianza e le sue parole mi hanno commossa.

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Da quanti anni svolge il suo ministero sacerdotale in questa parrocchia?

Sono quasi trent’anni, senza la parrocchia io non potrei vivere. Sarei un prete nullo senza il mio popolo. È una gioia dove ci sono anche sofferenze. Mi diceva il mio padre spirituale quando ero in seminario: “Le rose non vanno profumate ma coltivate. Una rosa per essere bella va coltivata”. Io l’ho preso come un insegnamento di vita e per me ogni parrocchiano è una rosa da coltivare anche quando ci sono le spine. 

Come mai ha scelto il nostro opuscolo dedicato a San Giuseppe?

Sono molto legato a San Giuseppe, dopo il Signore e la Madonna fin da bambino ho sempre avuto una predilezione particolare per questo Santo. Ho adottato l’opuscolo soprattutto per me e nell’opuscolo ho avvertito in maniera chiara il fondamento spirituale dell’autore dell’opuscolo don Silvio Longobardi, che ringrazio e a cui va tutta la mia stima. Si può essere teologo a livello intellettuale ma se non c’è spiritualità e fede diventa tutta teoria. Tra le pagine di questo opuscolo invece ho sentito l’interiore certezza della fede di don Silvio oltre che la sua conoscenza del Magistero della Chiesa. In un secondo momento ho proposto questo opuscolo ai miei parrocchiani.

Qual è stata la loro reazione? So che ha organizzato delle dirette Facebook per incontrarli e pregare con loro?

Nel mese di marzo ho letto quell’opuscolo tutte le sere in diretta Facebook. Finita la Messa mi inginocchiavo davanti alla statua di san Giuseppe e cominciavo a pregare con loro e siamo arrivati anche a trecento persone che seguivano, non solo appartenenti alla parrocchia, anche dal Brasile.  

I partecipanti erano giovani o famiglie?

Giovani e famiglie… molti non li conoscevo di persona. Ma erano tutti assetati di Dio e si collegavano ogni sera per prendere una goccia d’acqua proveniente da quell’opuscoletto. La gente sapeva che alle 19.00 c’era questo appuntamento e venivano tutti senza bisogno di essere sospinti o convinti. L’ultima cosa che vorrei dire è grazie… i vostri strumenti aiutano molto noi sacerdoti nel nostro ministero. Ringrazio Dio di avervi conosciuti.




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