2 aprile 2021

2 Aprile 2021

Ti perdono, anche se mi hai tradito | 2 aprile 2021

Sono incastrata tra le pagine della Passione. È vero noi cristiani conosciamo il finale della storia della nostra salvezza ma spesso questa consapevolezza non ci aiuta a vivere fino in fondo i giorni della croce. È importante invece riprendere in mano i Vangeli della Passione, meditarli con calma, senza fretta.

Quando da ragazza andavo per il ritiro estivo al Centro Nazaret a Roma, un anno ho acquistato un libro di don Paolo Arnaboldi, uno dei fondatori di questa bella realtà. Un libro che custodisco gelosamente e che si chiama semplicemente “La Passione di Gesù”. Mette a confronto i vangeli della Passione e poi aiuta il lettore ad entrare in quello che don Paolo chiama “incontro vivo con Gesù vivo”. Un percorso che ti aiuta ad entrare in profondità in relazione con il Crocifisso. Un percorso non affatto semplice.

È dura a distanza contemplare il dolore di Gesù. Soprattutto perché il dolore del Figlio dell’Uomo è vissuto in una delle più atroci persecuzioni: la derisione, il disprezzo degli altri, la certezza di non essere creduto, abbandonato dagli amici di sempre. Il Giusto viene trattato come un malfattore. Gesù sperimenta la solitudine più profonda. Deriso da chi ami, da colui per cui stai donando la tua vita.

Quante volte anche noi sperimentiamo il disprezzo e la derisione proprio dalle persone che amiamo. Proprio loro, il mio sposo, la mia sposa, i miei figli, i miei genitori, i fratelli e gli amici di sempre. Proprio loro fanno dei nostri sentimenti oggetto di scherno, proprio loro sono pronti a farci battaglia pur di contrastare i nostri sogni, proprio loro cercano di piegare i nostri progetti ai loro bisogni personali. Il dolore più grande è sentirsi incompresi da coloro per cui stai dando la tua vita. È un dolore sordo che consuma le energie e spesso è la ragione latente per tante separazioni coniugali. Lì dove la stima lascia il posto alla critica e la cura per l’altro lascia il posto all’indifferenza.

In mezzo a questo mare di dolore, quando le parole servono solo ad essere lanciate come pietre, dove l’amore viene lapidato pur di salvare le proprie ragioni, emerge una parola di luce. Dove dimentichiamo di essere fratelli perché le proprietà sono più importanti degli affetti.

La prima parola pronunciata da Gesù dalla cattedra della Croce è invece “perdono”. “Ti perdono anche se mi hai tradito, ti perdono anche se ti sei preso gioco di me”. Quanta dolcezza in quelle parole di Gesù: “Padre perdona loro”. Quanto amore per me, per ognuno di noi. Cristo ci insegna il prezzo del perdono. È altissimo.

Cosa significa perdonare? Significa farsi da parte, morire. Morire all’orgoglio perché l’altro si senta rinato e rigenerato dal lavacro del mio perdono. Quanti matrimoni, quante amicizie, quanti legami familiari potrebbero ricevere nuova vita da questa semplice parola: perdono! Il tradimento non è l’ultima parola. Perdono è invece la prima parola di una nuova vita, dove il dolore non scompare ma viene rivestito di una nuova armatura, quella che Cristo ci dona con la sua croce.

Ognuno di noi, meditando la Passione scelga la sua Parola da meditare, conservare, custodire. Come la leva per risollevare il nostro cuore e amare con il cuore del Maestro.


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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