Il matrimonio attira sempre meno, ma la relazione di coppia resta il desiderio di molti

coppia

I matrimoni sono in calo. Sempre meno giovani sono disposti a scommettere sull’amore per sempre, ma la relazione di coppia rimane un obiettivo importante nella vita di tanti giovani. Chi lo dice? L’Istat.

Il Rapporto dell’Istat di febbraio scorso dice che nel 2019 sono stati celebrati in Italia 184.088 matrimoni, 11.690 in meno rispetto all’anno precedente (-6,0%). Il calo riguarda soprattutto i primi matrimoni. Anche il 2020 ha lasciato il segno: le nozze registrate soprattutto nel secondo trimestre sono crollate dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2019, e le unioni civili hanno visto un arretramento del 60%. La pandemia, l’insicurezza sociale ed economica sono di sicuro una concausa, ma non è solo così. I dati dimostrano che il matrimonio attira sempre meno. Persino i divorzi e le separazioni sono in calo proprio per questo motivo: 85.349, -13,9% rispetto al 2016, anno di massimo relativo dopo il boom dovuto agli effetti delle norme introdotte nel 2014 e nel 2015 che hanno semplificato e velocizzato le procedure. Pressoché stabili le separazioni (97.474).

La relazione di coppia resta tuttavia il desiderio di molti ed infatti, secondo l’Istat, le cosiddette libere unioni sono quadruplicate negli ultimi dieci anni. Oggi secondo l’Istat sono quasi due milioni, senza calcolare il numero di persone che non intende registrarsi da nessuna parte. Così come è difficilmente misurabile – ma secondo l’Istat in rapido aumento – il numero delle convivenze prematrimoniali che sempre più spesso si protraggono per anni. Intanto il numero delle separazioni rappresenta oltre il 50% di quello dei matrimoni. Vuol dire che in media un matrimonio su due è destinato a naufragare. Si tratta di un elemento scoraggiante per chi guarda a un progetto d’amore “per sempre” perché teme che prima o poi tutto finisca. Da qui il concetto “proviamo a convivere, poi vedremo…”, che fa aumentare l’età del matrimonio. 

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Un terzo dato che fa riflettere è il nuovo arretramento dei matrimoni religiosi. Nel 2019 sono stati celebrati con rito civile 2 su 3 matrimoni al Nord e uno su tre al Sud. L’indifferenza religiosa in questo senso ha fatto la sua parte, ma forse sotto sotto c’è la consapevolezza che la “promessa per sempre” sia troppo difficile e ormai superata nel mondo delle relazioni “liquide”. Non è superata, anzi è una sfida al relativismo e chi la desidera vivere per sempre pronuncia proprio nella formula sacramentale le parole “con la grazia di Cristo prometto di amarti…”. In questo senso la preparazione al matrimonio cristiano è fondamentale.




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Gabriele Soliani

Gabriele Soliani, nato a Boretto (Reggio Emilia) il 24-03-1955. Medico, psicoterapeuta, sessuologo, adolescentologo, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine. Libero professionista. Ha collaborato per 9 anni al Consultorio Familiare diocesano di Reggio Emilia. Sposato con Patrizia, docente di scuola superiore. Vive a Napoli dal 2015. Ministro della Santa Comunione e Lettore istituito.

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