Sindrome di Down
Frank Stephens: “Ho la Sindrome di Down ed ho una vita grandiosa”
a cura della Redazione
Abbiamo spesso affrontato la piaga dei bambini abortiti solo perché affetti da Trisomia 21. Per molti la loro vita non è degna di essere vissuta, ma Frank Stephens non si sta e lo dice apertamente di fronte al Congresso degli Stati Uniti D’America.
Lui si chiama Frank Stephens, è un attore e un atleta, viene dallo Stato della Virginia e… ha la Sindrome di Down. Dal 2017 Frank è entrato a far parte della Global Down Syndrome Foundation una rete di organizzazioni affiliate che lavorano a stretto contatto per migliorare significativamente la vita delle persone con Sindrome di Down, attraverso la ricerca, l’assistenza medica e quella legale e la formazione. Frank crede fortemente nel senso della vita al di là di ogni limite organico e lo testimonia con coraggio al Congresso degli Stati Uniti, con un discorso appassionato in cui sottolinea la gravità dell’aborto dei feti con Sindrome di Down.
L’aborto selettivo, in presenza di diagnosi di anomalie o malattie del feto, ma soprattutto in presenza di Sindrome di Down è, purtroppo una triste realtà, diffusa in America ma anche in Europa. Infatti, da alcuni anni, in diversi stati europei, è disponibile un test per la diagnosi prenatale non invasiva della Trisomia 21, che permetterebbe la diagnosi prenatale alla 12a settimana di gestazione, evitando così alla donna di ricorrere ad altri test diagnostici invasivi ed avrebbe come fine quello di darle la possibilità di interrompere la gravidanza, nel caso in cui scopra che il feto abbia questa anomalia cromosomica.
Tutto parte dal criterio secondo il quale un bambino con Sindrome di Down non può avere una vita normale e rappresenta una condanna per la famiglia e per i genitori che dovranno prendersi cura di lui a vita.
E, invece, nel suo discorso, Frank Stephens, sgombra il campo da ogni dubbio e dichiara apertamente quanto, la vita di una persona con Trisomia 21 sia bella e soprattutto degna di essere vissuta come lo sonno tutte: “Io sono un uomo con la Sindrome di Down e anche la mia vita merita di essere vissuta. Alcune persone dicono che si può riconoscere la Sindrome di Down dalla placenta. E le gravidanze vengono semplicemente interrotte. Dicono che persone come me non dovrebbero esistere. Seriamente, io ho una vita grandiosa!”.
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