11 febbraio 2021
11 Febbraio 2021
Le parole di Lourdes da accogliere con fede – 11 febbraio 2021
11 febbraio 1858: accompagnata da sua sorella e da un’amica, Bernardette Soubirous si reca a Massabielle, lungo il Gave, per raccogliere legna secca. Mentre si sta togliendo le calze per attraversare il fiume, sente un rumore che somiglia ad un colpo di vento, alza la testa verso la Grotta: “Ho visto una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla su ogni piede”. Fa il segno della croce e recita il rosario con la Signora. Terminata la preghiera, la Signora scompare. Rivelerà il 25 marzo dello stesso anno la sua identità: è l’Immacolata Concezione.
Chi è Bernardette? E perché la Madonna è apparsa proprio a lei? Primogenita, di Francesco Soubirous e Luisa Castérot, Bernadette cresce in una famiglia unita, nella quale ci si ama e si prega insieme. All’epoca delle Apparizioni, Bernadette ha 14 anni, è alta appena 1,40m e soffre di crisi d’asma ma ha una natura vivace, spontanea, volonterosa, generosa, incapace di mentire e nello stesso tempo un carattere ruvido, molto suscettibile. Bernadette si dispiaceva dei suoi difetti, ma con impegno li combatteva: insomma, aveva una forte personalità. Per lei non c’era possibilità di frequentare la scuola: doveva servire nell’osteria di zia Bernarde o aiutare in casa. Niente catechismo: la sua memoria ribelle non assimilava concetti astratti. A 14 anni, non sapendo leggere né scrivere, viene esclusa e lei ne soffre. Nel settembre 1857 viene mandata a Bartrès. Il 21 gennaio 1858, Bernadette ritorna a Lourdes: vuol fare la Prima Comunione… La farà il 3 giugno 1858. Proprio in questo anno cominciano le Apparizioni. Dio sceglie la piccolezza per confondere i sapienti, la povertà per sottolineare la regalità di Dio. E Bernardette diventa sui passi di Maria la serva umile e fedele.
Il 18 febbraio 1858, la Vergine per la prima volta fa udire la sua voce a Bernardette. La fanciulla le porge una penna e un pezzo di carta e le chiede di scrivere il suo nome. Ma la Vergine risponde: “Non è necessario”, ed aggiunge: “Non ti prometto di renderti felice in questo mondo ma nell’altro. Potete avere la gentilezza di venire qui per quindici giorni?”. Bernardette ha il privilegio di ascoltare la voce di Maria, della Vergine celeste. Un privilegio che pochi hanno avuto ma l’eco di questa voce è giunta in tutti gli angoli del mondo ed è risuonata nei secoli. Poche parole la Vergine rivolge alla piccola Bernardette eppure sono quelle essenziali per definire la sua missione. È venuta non per dare privilegi secondo la mentalità di questo mondo ma per donare la strada della vera felicità. Maria sa bene che questa strada è piena di difficoltà, di incomprensioni, di persecuzioni ma promette la gioia piena a chi si fida e si affida a Lei. Non la felicità in questa terra ma nel cielo.
Tante volte ci diciamo cristiani eppure ci ribelliamo alle inevitabili difficoltà che tutto questo significa. Tante volte desideriamo che qualcuno riconosca che in fondo amiamo Dio e vogliamo fare del bene. Non basta e non basta salvare solo se stessi. A Bernardette la Vergine chiede di aprire una strada. “Puoi venire qui ogni 15 giorni?”. Chi l’avrebbe creduta? Chi avrebbe dato credito ad una fanciulla ignorante? Bernardette è come una delle vergini sagge. Si fida di Maria, non comprende ciò che sta accadendo.
Il messaggio di Lourdes ci ricorda che ciò che conta davvero nella vita è la fede. La crisi che oggi invade la Chiesa è una crisi di fede. Si rischia di essere travolti da un attivismo che non conduce da nessuna parte. Come ci ricorda papa Benedetto XVI: “Il cuore della Chiesa non è dove si organizza e si riforma, è dove si prega”, in poche parole dove c’è la fede dove si crede. L’attivismo non richiede la fede, la preghiera sì. Si possono fare opere di carità spinti da tante motivazioni anche valide e giuste ma non si può pregare senza fede. La preghiera è il solo scudo per Bernardette. Verrà sottoposta ad ogni genere di interrogatorio, derisa, oltraggiata. Non si difendeva. Restava aggrappata alla preghiera e obbediente a quello che la Vergine le diceva. Tante volte preghiamo ma la nostra resta una pratica di devozione. La vera preghiera ci pone nell’atteggiamento del discepolo. Come ci insegna Bernardette. Non cose da dire ma un cuore docile, in ascolto, che riconosce le meraviglie che Dio compie nella nostra vita. È la fede che genera miracoli.
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