22 gennaio 2021
22 Gennaio 2021
Jérôme Lejeune, il servo della vita più fragile | 22 gennaio 2021
di Giovanna Abbagnara
Nella giornata di ieri, 21 gennaio 2021, Papa Francesco ha firmato i decreti per il riconoscimento delle virtù eroiche di sacerdoti, consacrati e di due fedeli laici. Uno di essi è Jérôme Lejeune (1926-1994) il medico e genetista francese famoso per avere scoperto la causa cromosomica della sindrome di Down.
Sposo e padre di 5 figli, amava la vita e con il suo lavoro e le sue ricerche voleva garantire ai suoi piccoli pazienti, una diagnosi il più precoce possibile per poter offrire cure e se possibile la guarigione. Si oppose con tutte le sue forze all’aborto e alla pillola abortiva che definì il primo “pesticida umano”. E questo gli costò molto caro per la sua professione e grandi sofferenze soprattutto per la deriva eugenetica che conobbe l’uso della sua scoperta sulla sindrome di down.
Giovanni Paolo II che per lui provava molta stima e una profonda amicizia, lo nominò primo presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Questa carica purtroppo durò solo due mesi, dal febbraio 1994 al 3 aprile dello stesso anno quando morì. Uomo di profonda fede e servitore umile del Vangelo, Lejeune cercò di testimoniare con la sua vita, il suo essere discepolo del Maestro. Basti ricordare che il giorno successivo alla sua morte, fu mandata a Roma una petizione dall’America latina, firmata da più di 200 persone per chiedere l’inizio della sua Causa di canonizzazione. Nel 2007, tredici anni dopo la sua morte, il cardinale Trois, arcivescovo di Parigi apriva la fase diocesana del processo che si è conclusa nel 2017.
Oggi abbiamo un venerabile da invocare per la causa della vita. Un uomo che con gli occhi della fede ha potuto vivere la sua professione nella verità perché al servizio della dignità di ogni uomo, in modo particolare del bambino nel grembo materno e di quello con disabilità. Non è cosa da poco. I boia della vita più nascosta e indifesa vengono esaltati e fatti passare in nome dei diritti, abbiamo bisogno di questi servi per continuare la buona battaglia della vita.
Vai all'archivio di "Con gli occhi della fede"
Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia
Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
Lascia un commento